Caso pronto soccorso di Olbia, l’Asl: «Risolti i problemi burocratici legati ai medici a gettone»
La nota della direzione dell’azienda sanitaria: «Grave carenza di personale ma non abbiamo mai preso in considerazione l’evenienza della chiusura»
Olbia Sulla paventata chiusura del pronto soccorso di Olbia interviene la direzione dell’azienda dell’Asl Gallura che intende specificare che «la struttura di emergenza-urgenza non può chiudere e non è stata mai intenzione di questa direzione prendere in considerazione tale evenienza».
«Effettivamente esiste una grave carenza di personale nella specialità della Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’Urgenza – prosegue la nota –. Non è una questione solo sarda o locale, ma ha anche una rilevanza nazionale. Si tratta di una professione che espone a rischi di stress da lavoro correlato. Per sopperire a tale carenza, che nel presidio di Olbia è particolarmente presente in quanto dei 15 medici in organico nel 2019 ne sono rimasti solo 3, la Asl Gallura già da tempo ha fatto ricorso ai medici a gettone, sia per Olbia che per Tempio Pausania, definendo comunque il supporto del personale dipendente con apposite procedure e protocolli operativi. Grazie al supporto dell’assessorato regionale alla Sanità e ad Ares è stato possibile risolvere alcuni problemi burocratici legati alle proroghe dei contratti per i medici a gettone».