Olbia, gli studenti del liceo Mossa misurano i raggi cosmici nel golfo
A distanza di più di un secolo la replica dell’esperimento pionìeristico di Domenico Pacini
Olbia A più di un secolo dall’esperimento del fisico Domenico Pacini, le acque del Golfo di Olbia diventano il laboratorio di un gruppo di giovani scienziati in erba. Domani, 9 novembre, gli studenti del Liceo Scientifico “Lorenzo Mossa” (con i fisici docenti del Mossa Giulio Sinno e Diego Fortunato ideatori del progetto e Benedetto Cristo, biologo marino consulente nelle operazioni in mare) partiranno dal porto della Lega navale per tuffarsi letteralmente nella storia della fisica, replicando una scoperta che cambiò il nostro modo di comprendere l’universo.
Armati di contatori Geiger e di grande curiosità, i ragazzi delle classi 3° e 4°C; 5°B e 3°A, cercheranno di misurare come i raggi cosmici, che incessantemente bombardano la Terra, diminuiscano al crescere della profondità marina. Un viaggio scientifico che riporta alla luce intuizioni di oltre cento anni fa, ma con strumenti moderni e nuove generazioni pronte a raccogliere il testimone della ricerca.
L’iniziativa è parte di un progetto finanziato con i fondi Pnrr denominato “Percorsi di orientamento e formazione per il potenziamento delle competenze Stem digitali e di innovazione degli studenti”. Con l'acronimo Stem si indicano le discipline scientifiche: science, technology, engineering e mathematics.
I raggi cosmici sono particelle che arrivano dallo spazio, più precisamente sono il risultato dell’urto tra protoni provenienti dal cosmo e le molecole d'aria della nostra atmosfera. In seguito a questi urti si creano diversi tipi di particelle tra cui i cosiddetti muoni simili agli elettroni ma 200 volte più pesanti e molto penetranti. «Bisogna immaginare una pioggia continua di queste particelle invisibili che attraversano i nostri corpi e anche le pareti delle nostre case – spiega il docente Giulio Sinno -. Il flusso di queste particelle può diminuire se lo spessore di materia attraversata aumenta considerevolmente. Quello che faranno gli studenti è misurare come diminuisce il flusso dei muoni sotto l'acqua del mare a diverse profondità al largo del golfo di Olbia».
Verranno utilizzati dei contatori Geiger impermeabilizzati e ancorati ad una cima che viene immersa a diverse profondità. I dati acquisiti dal contatore verranno poi trasferiti su un Pc per analizzarli. I ragazzi sono organizzati in piccole squadre per coordinare le misure: uno immerge a diverse profondità il contatore, un altro misura il tempo di immersione ad una data profondità, un altro ancora fa le riprese delle attività con un cellulare.
Quello che ci si aspetta dai dati acquisiti è una diminuzione del flusso dei raggi cosmici all'aumentare dello spessore dello strato d'acqua secondo una legge esponenziale.
I risultati dell'esperimento degli alunni del Liceo Mossa verranno presentati in occasione della manifestazione Scienza in Piazza nei giorni 20 e 21 novembre al museo di Olbia e il 26 novembre in una conferenza internazionale online all'International Cosmic Day (Icd) 13esima edizione a cui il liceo Mossa ha già partecipato in tre precedenti edizioni.