Budoni, il Comune dichiara lo squilibrio finanziario
Il disavanzo è di oltre 5 milioni. Il sindaco: «Interventi per un recupero triennale»
Budoni. Non tornano i conti al Comune di Budoni. Nel bilancio mancano all’appello quasi cinque milioni e mezzo di euro e il consiglio comunale l’altro ieri ha dichiarato lo squilibrio finanziario. Sono già state attivate le procedure previste dal decreto legislativo 267 del 2000, a cominciare dalla domanda d’accesso al fondo regionale per coprire il “buco” e ripianare i conti. Cosa è successo e cosa succederà è scritto nella delibera numero 66 approvata (a maggioranza, l’opposizione si è astenuta) dal consiglio comunale lo scorso 14 novembre, giovedì. In buona sostanza, mancano all’appello tre milioni 347mila euro per la gestione dei residui e due milioni e 119 mila euro per la gestione di competenza.
È successo che il Comune ha effettuato una verifica straordinaria sui propri conti a seguito di un’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto un proprio funzionario contabile per fatti però estranei all’attività amministrativa di Budoni. Il funzionario è stato sospeso dal servizio, ma l’accaduto ha consigliato comunque una verifica contabile straordinaria che ha portato alla scoperta del disavanzo di oltre cinque milioni.
Nel dettaglio – delibera alla mano – dalla verifica sono emersi alcuni mancati accantonamenti obbligatori da fondi di garanzia per debiti commerciali (circa 250 mila euro), fondi da oneri di contenzioso (circa 60 mila euro). Inoltre non risultano quantificate correttamente le risorse vincolate da leggi e principi contabili, trasferimenti e prestiti (circa un milione e 391 euro). Altre situazioni di squilibrio risultano sui residui attivi con la cancellazione di accertamenti vecchi di cinque anni ( circa 997 mila euro).
Rassicuranti le parole del sindaco Antonio Addis: «Nello scorso mese di agosto, a seguito di una indagine portata avanti dalla guardia di finanza, l’autorità giudiziaria ha provveduto a sospendere un nostro dipendente dell’area finanziaria – dice Addis –. Ci siamo tutelati e abbiamo provveduto a esternalizzare il servizio relativo alle entrate e quindi alle riscossioni e al recupero dell’evasione. Abbiamo provveduto così a una verifica straordinaria del bilancio e abbiamo riscontrato che il disequilibrio è stato generato dal non accertamento delle entrate. Voglio tranquillizzare i miei concittadini perché io non sono assolutamente preoccupato. Budoni è un comune sano, non c’è assolutamente un crac finanziario e stiamo già portando avanti una serie di interventi per un recupero triennale delle mancate entrate da compensare con gli accantonamenti, riequilibrando così il bilancio».
«Abbiamo inoltre già inoltrato la richiesta alla Regione – aggiunge il sindaco – relativamente alla legge che prevede e disciplina la copertura degli squilibri di bilancio. Voglio infine ricordare che in questo primo anno di mandato, questa amministrazione comunale ha ottenuto finanziamenti per milioni di euro e che il lavoro mio e della giunta è sempre stato portato avanti per il bene di Budoni».