Olbia, riprendono i lavori per la valorizzazione del nuraghe sotto il cavalcavia
Il cantiere a nord della città è promosso dal ministero. L’obiettivo è ridare dignità all’antico monumento
Olbia Sono ripresi i lavori di valorizzazione del nuraghe Belveghile di Olbia promossi dal ministero della Cultura e che porteranno, entro la fine dell’anno, al completamento degli interventi per la sua adeguata valorizzazione, con la creazione delle strutture di accoglienza e la sistemazione del parcheggio riservato. Lo annuncia il Segretariato regionale per la Sardegna dello stesso ministero. «Il cantiere – precisa il Segretariato regionale del Mibac – fa parte del progetto anche la realizzazione di rivestimenti in corten del cavalcavia su viale Aldo Moro che mirano a integrare l’infrastruttura moderna e il monumento antico e a rendere chiaramente identificabile l’ingresso all’area archeologica. Grazie a questo progetto, inoltre, si è finalmente realizzato un accesso sicuro al sito archeologico e all'area verde circostante».
Sempre secondo il ministero, il progetto ha «l’obiettivo di ridare dignità al nuraghe nella sua nuova collocazione e di sfruttare a pieno le nuove opportunità che si sono aperte». Il nuraghe Belveghile, posto a cerniera tra i tre principali poli d’interesse della città di Olbia, quello residenziale, quello industriale-commerciale e la campagna gallurese, può diventare la porta d’accesso alle bellezze della città. Il monumento infatti, investito negli anni Ottanta del XX secolo dallo sviluppo urbano di Olbia, venne salvato dalla distruzione grazie all’impegno della Soprintendenza di Sassari e dei cittadini di Olbia, finendo però sotto il cavalcavia della circonvallazione.
Sebbene non sia mai stato dimenticato, la sua sfortunata posizione lo aveva reso un tesoro nascosto, seppure ogni giorno migliaia di auto sfreccino alla sua periferia creando un muro di modernità distratta, ma che in qualche modo ha preservato uno scrigno di meraviglie. Insomma, dal paradosso di un nuraghe coperto da un cavalcavia può nascere un’opportunità.
«Il progetto, di cui il primo lotto si avvia al termine, è sicuramente ambizioso negli obiettivi e nella visione d’insieme – precisa ancora il Segretariato regionale del ministero –. Si intende sfruttare quello che ormai non può essere cambiato o nascosto per rendere unico un luogo che proprio con il connubio tra antico e moderno ha raggiunto una specificità unica nel panorama sardo. Da qui si potranno intessere tele diverse e complementari per raccontare un territorio che vive un grande sviluppo urbano ma che non può prescindere da un paesaggio antico ed evocativo che rappresenta un vero e proprio invito a quella fruizione lenta dei luoghi che tanto può arricchire l’esperienza di chi visita o di chi vive in questa città»