La Nuova Sardegna

Olbia

La reunion

Prof dell’alberghiero in vacanza alle Maldive incontra l’ex alunno diventato chef – VIDEO

di Carolina Bastiani

	Da sinistra Aldo Cadau e Renato Giannotti
Da sinistra Aldo Cadau e Renato Giannotti

Sorpresa per il docente dell’Ipsar di Arzachena: il suo studente oggi guida quattro ristoranti

29 novembre 2024
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Arzachena. Tra le acque cristalline dell’oceano Indiano, in uno degli atolli dell’arcipelago, l’inattesa e impensabile reunion: il professore Renato Giannotti, docente all’Ipsar Costa Smeralda, ha incontrato, dopo anni, un ex studente della scuola, Aldo Cadau, che oggi è executive chef all’Emerald Resort nell’atollo di Raa, dove dirige tutti i quattro ristoranti presenti. Sui social della scuola di Arzachena la testimonianza video dell’evento.

Maldive. Da un mare da sogno all’altro. Da un luogo esclusivo all’altro. Dalla Costa Smeralda alle Maldive, il mondo è sempre più piccolo di quanto si pensi. È sempre bello per un insegnante incontrare i propri alunni o gli ex studenti della scuola e conoscerne le storie dopo anni dal diploma. Ma che questo avvenga per caso a otto mila chilometri di distanza dalla sede scolastica è davvero una sorpresa. Eppure, mentre il professor Renato Giannotti, insegnante di scienze motorie e sportive, si godeva la sua vacanza tra palme da cocco e barriera corallina, ha ritrovato Aldo Cadau, che a partire dal 1994 ha frequentato l’Istituto alberghiero Costa Smeralda. «Salutiamo il dirigente – che attualmente è Antonello Pannella – gli insegnanti e tutti gli alunni dell’Ipsar. Abbiamo qui un “figlio” della nostra scuola». E davanti a un cocktail, sotto il sole novembrino delle Maldive, Aldo Cadau ha raccontato di come è nata la sua passione per la cucina.

Ad Arzachena. Originario di Fonni, a quattordici anni Aldo ha deciso di trasferirsi in Gallura, per frequentare l’Ipsar. «L’amore per il cibo c’era già in famiglia. Mia madre cucina – racconta lo chef Cadau – e pure mio padre. Io ho imparato perché, dopo scuola, dovevo preparare il pranzo per i miei genitori, che, avendo una panetteria, non avevano tanto tempo per cucinare. Quindi mia madre mi insegnò un po’ di piatti facili, spaghetti, carne. Mangiavamo insieme e poi andavo ad aiutarli. Allora non studiavo tanto». Al momento di scegliere la scuola superiore l’indecisione: «Inizialmente volevo andare all’Ipsia a Nuoro. Poi ho cambiato idea e, dal 1 ottobre 1994, non ho più lasciato la cucina». Da allora, passione e impegno, lo hanno poi condotto al successo tra sabbia bianca e mare cristallino.

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