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In Gallura allarme gioco d’azzardo: ecco dove si spendono più soldi

In Gallura allarme gioco d’azzardo: ecco dove si spendono più soldi

I dati preoccupanti dei 26 comuni hanno spinto la Asl ad attivare uno sportello d’ascolto nelle Case di comunità

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Olbia In Gallura i numeri sono sempre più allarmanti. Solo a Olbia si spendono 126 milioni di euro all’anno per il gioco d’azzardo. In altre parole 2.106 euro pro capite, per partecipare ai sistemi tradizionali di gioco come lotto e bingo e per le scommesse a distanza. Ma anche nel resto del territorio, soprattutto nei comuni costieri, la spesa è ingente e oscilla tra i 1.173 euro di Santa Teresa Gallura e i 1.753 pro capite di Arzachena. Non è esente dal problema l’Alta Gallura, con Tempio in testa con poco più di mille euro spesi pro capite.

Considerata la portata dell’allarme, l’Asl Gallura ha deciso di avviare il progetto regionale Piano Gap con un claim ben preciso: “Quando l’azzardo non è più un gioco”. L’obiettivo è realizzare un’attività di contrasto alle patologie legate al gioco d’azzardo. A ospitare il progetto sarà il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze della Asl attraverso le strutture territoriali delle Case di Comunità, dove i referenti del Piano potranno avviare un lavoro in team con le psicologhe di comunità, nuove figure professionali in servizio da qualche mese.

«Il problema è diffuso in tutti e ventisei Comuni – spiega il direttore del Dipartimento, Giovanni Pietro Tiana – e noi lo tocchiamo con mano ogni giorno attraverso il nostro Servizio dipendenze, dove aumentano le richieste di aiuto delle persone che cadono nel tunnel della ludopatia. Grazie a questo progetto regionale potremo arrivare anche nei territori periferici dando un supporto a chi vive il problema nei piccoli paesi». Il direttore scientifico del progetto è la dottoressa Graziella Boi. La referente dell'equipe del Piano Gap per quanto riguarda la Asl Gallura sarà la psicologa Manuela Tinteri, disponibile per informazioni e appuntamenti al numero di telefono 351.3129371 o alla mail manuela.tinteri.gap@aslgallura.it.

«Il lavoro multidisciplinare e la collaborazione tra operatori – afferma il direttore sanitario della Asl Gallura, Raffaele De Fazio – sono alla base dell’organizzazione che stiamo dando alle Case di Comunità, che anche in questo progetto hanno un ruolo importante. Il confronto tra psicologhe di comunità e operatori del Piano Gap sarà determinante per intercettare i bisogni di salute di chi è dipendente dal gioco d’azzardo».

Il disturbo da Gioco d’azzardo patologico ha pesanti implicazioni sul piano individuale, familiare e comunitario, in termini di patologie psichiche, disfunzioni organiche, disagi relazionali e familiari, ripercussioni lavorative, problemi finanziari e questioni legali. «Le azioni che saranno portate avanti per supportare i pazienti galluresi abbracceranno i campi della prevenzione, della cura e della riabilitazione – proseguono dalla Asl –. Durante la presa in carico saranno effettuati colloqui, test, interventi motivazionali ed educativi di gruppo. La finalità del piano regionale, oltre a definire il profilo del giocatore e a creare percorsi di sostegno, è quella di avere un quadro sempre più netto del fenomeno, per indirizzare con una precisione sempre maggiore le azioni di contrasto al gioco d’azzardo».

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