Il Mater Olbia cresce ancora: aumentano operazioni e ricoveri
L’ad Giannico fa un bilancio degli ultimi tre anni: «Vera risposta al territorio»
Olbia «La crescita è inarrestabile e non c’è reparto che registri un segno negativo. Aumentano i ricoveri, compresi quelli di alta complessità, gli interventi chirurgici e le prestazioni ambulatoriali. Mentre resta bassa l’incidenza dell’attività privata». L’amministratore delegato del Mater Olbia Marcello Giannico parte dai numeri, per raccontare l’offerta sanitaria in convenzione con il sistema sanitario regionale. «Un’offerta che ha dato già risposte concrete al territorio e che continueremo a migliorare. Abbiamo preso come riferimento gli ultimi tre anni, perché la vera storia del Mater, dopo il periodo Covid, è cominciata realmente nel 2022».
Numeri e bilanci Le percentuali di crescita sono notevoli. I ricoveri, dai 6.239 del 2022 sono sempre saliti e alla fine del 2024 si è arrivati a 8.371: ovvero, il 34% in più. Di questi 1.609 sono stati di alta complessità (nel 2022 erano 1083) e qui l’incremento è stato del 49%. Più ricoveri ma degenze più brevi (dai 5,6 giorni di degenza media si è scesi a 5), e un ricoverato su 5 è ad alta complessità: incidenza, questa, che intendiamo aumentare. Siamo particolarmente orgogliosi dell’attività chirurgica – continua Giannico –: ogni sala operatoria, e ne abbiamo 5, ha eseguito più di 1200 interventi e puntiamo a toccare i 1500 l’anno, con l’obiettivo di aprire la sesta sala operatoria. Nel 2024 sono stati registrati alcuni livelli di produzione rilevanti, tra cui gli 814 interventi di neurochirurgia, le 574 procedure di radiologia interventistica delle quali 150 oncologiche. E ancora. Nell’anno appena trascorso oltre il 50% delle giornate di degenza dell’intero ospedale è rappresentato dai ricoveri in riabilitazione. Di queste, 6.407 sono riferite alla riabilitazione per gravi cerebrolesioni acquisite: realtà unica nel panorama del centro-nord Sardegna che vede come sola alternativa i 16 posti letto nell’ospedale pubblico di Oristano. Dalla riapertura della stroke unit a fine settembre sono stati trattati 54 pazienti e quest’anno si prevedono oltre 250 accessi. Grazie alla collaborazione con la Asl Gallura sono stati attivati da qualche mese i posti letto di urologia che hanno consentito di trattare 257 pazienti, di cui 248 chirurgici, e a garantire 1.078 prestazioni ambulatoriali. Per il 2025 si prevede di quadruplicare l’attività».
Mobilità «Abbiamo dati precisi sulla mobilità attiva, sappiamo cioè quante persone si sono rivolte a noi. Sul numero complessivo di ricoveri (8371), la metà dei pazienti arriva da Olbia e il 42% da altre parti della Sardegna (soprattutto Sassari e Nuoro) mentre 407 (5%) sono arrivati da Lazio, Toscana e Sicilia. Per quanto riguarda la mobilità passiva, i dati devono essere forniti dalla Regione ma per il momento non abbiamo ancora un quadro esatto. Non sappiamo, in sostanza, per quali patologie le persone decidono di andarsi a curare fuori».
Attività privata «Non siamo l’ospedale dei ricchi e non siamo a pagamento – ribadisce l’amministratore delegato del Mater olbia Hospital –. L’incidenza dell’attività privata, come detto, è minima: parliamo del 2% per quanto riguarda i ricoveri e del 10% per la parte ambulatoriale. Secondo diversi articoli del rapporto Oasi (Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario italiano) il 40-45% di tutte le prestazioni ambulatoriali erogate in Italia, sono state garantite attraverso il sistema privatistico. E poiché noi siamo sul 10%, siamo assolutamente sotto la media nazionale. La nostra attenzione è dunque concentrata sulla parte “pubblica”».
Attività ambulatoriale «L’incremento delle prestazioni ambulatoriali sempre in convenzione con il sistema sanitario regionale è significativo. La Radioterapia è il nostro fiore all’occhiello, le prestazioni, nel 2024, sono state 28.674 (+17%) e la maggior parte (905) sono i trattamenti di alta complessità. 42.297 le prestazioni radiologiche (aperto sette giorni su sette) nel 2024 (+21%) e 274.385 quelle del laboratorio analisi (+44%)».
Il futuro «Il nostro è un ospedale che continua a crescere e l’obiettivo è di operare a pieno regime entro il 2025 in tutte le discipline. Per questo definiremo con la Regione quale ulteriore contributo potrà dare il Mater Olbia, già riconosciuto come Cancer Center, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento IRCCS dal Ministero della Salute. Ma il nostro auspicio è anche quello di ottenere la capacità prescrittiva: ancora oggi dobbiamo mandare il paziente dal medico di medicina generale o dallo specialista. Non c’è solo un pesante disagio per il cittadino, ma anche un aggravio di lavoro per i medici di famiglia. Sarà poi necessario potenziare la chirurgia oncologica attraverso la definizione di Pdta (percorsi diagnostici terapeutici assistenziali) e rivedere le tariffe, con particolare riferimento alla senologia e alla chirurgia robotica. Ma vediamo anche un futuro nella rete dell’emergenza urgenza. Senza ovviamente dimenticare gli investimenti di Qatar Foundation Endowment affinché il Mater Olbia sia un ospedale sempre più sostenibile».
Organici I dipendenti sono 505 (il 62% sono donne), 405 dei quali a tempo indeterminato. La maggior parte sono giovani: l’età media di infermieri e Oss è di 35 anni, quella dei medici è 43.
Collaborazioni «Nel 2024 abbiamo sottoscritto vari protocolli con le università di Sassari e Cagliari per valorizzare le professionalità del territorio e creare sinergie tra le differenti realtà sanitarie. Tra queste l’attivazione del corso di laurea in Scienze infermieristiche. A questo proposito – chiude Giannico –, continueremo anche a ospitare gli studenti della Qatar University; inoltre, accogliamo in maniera positiva l’opportunità della Sardinia International School del Geovillage, che aprirà a settembre e offrirà un’ulteriore leva ai professionisti italiani e internazionali che pensano di trasferirsi a Olbia. Questo è un territorio sempre più internazionale e anche il Mater Olbia, a piccoli passi, sta dando il suo contributo. Da sottolineare infine la continua collaborazione con il Comune che, attraverso una serie di iniziative, ci mostra costante supporto; ad esempio, con l’Aspo, ha fatto in modo che ci fosse una linea degli autobus per il Mater Olbia».