Il caso
Pestato fuori da un locale, il racconto in aula: «Calci e pugni in faccia»
Per quell’episodio ai danni di un 44enne di Tempio, due giovani sono imputati di lesioni in concorso
Tempio «Mi hanno aggredito brutalmente, mi hanno preso a calci e pugni in faccia. Mi hanno rotto la mandibola, ho dovuto subire un intervento di maxillo facciale, sono stato malissimo...». A ricostruire in aula davanti alla giudice Marchesa Bechere cos’è accaduto la notte del 7 dicembre 2018 Daniele Pirodda, 44 anni, di Tempio, vittima di un pestaggio avvenuto all’esterno di un locale.
Imputato Mariano Stara, anche lui di Tempio, accusato di lesioni in concorso con un altro ragazzo, Luciano Porcu, la cui posizione è stata stralciata e sarà giudicato separatamente. L’episodio al centro del processo di oggi si ricollega a un altro fatto per il quale è stato già celebrato il processo e che vedeva Daniele Pirodda imputato di violenza sessuale. Accusa da cui è stato assolto con formula piena nel luglio 2024. In pratica, era accusato di aver palpeggiato la fidanzata di Porcu mentre si trovavano all’interno del locale.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Pirodda era stato chiamato fuori da Porcu e una volta uscito, lo avrebbero pestato. «Mi ha detto vieni fuori un attimo che devo dirti una cosa, e io che non avevo minimamente idea di quello che sarebbe successo perché non avevo fatto niente, sono uscito», ha raccontato Daniele Pirodda, rispondendo alle domande del pubblico ministero Daniela Fiori. Il 44enne ha detto di essere stato circondato da diverse persone, ma di essere stato colpito dai due. Porcu, come riporta il capo d’imputazione, gli avrebbe sferrato un pugno facendolo cadere a terra, Stara lo avrebbe colpito con violenti calci al viso. Daniele Pirodda si è costituito parte civile con l’avvocato Alberto Piccinnu. Mariano Stara è difeso dall’avvocato Mario Perticarà. (t.s.)