La Nuova Sardegna

Viale Aldo Moro

Olbia, tentato colpo in banca: ecco chi è il rapinatore solitario

di Tiziana Simula
Olbia, tentato colpo in banca: ecco chi è il rapinatore solitario

L’uomo è stato rintracciato da polizia e carabinieri. Si cerca un complice

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Olbia Sembrava un cliente qualsiasi. Sciarpa al collo e zainetto sulle spalle. Ma appena ha varcato la soglia della banca, ha tirato su la sciarpa coprendosi il viso e con un agile balzo ha saltato il bancone. «Dammi i soldi», ha intimato al cassiere seduto allo sportello. Si è avvicinato alla cassa, ma in quel momento è arrivato un altro dipendente della banca. A quel punto, ha deciso di desistere e di fare dietro front. E con un altro balzo ha saltato nuovamente il bancone, fuggendo via dalla porta di sicurezza a mani vuote e facendo suonare l’allarme.

La tentata rapina alla filiale di viale Aldo Moro della Banca Desio, questa mattina, 18 aprile, si è conclusa con l’ arresto del rapinatore. Bloccato poco lontano dalla banca mentre si allontanava a piedi, dalla polizia e dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia, che si sono subito mobilitati. Si tratta di Dario Tuveri, 41 anni, di Siniscola, già noto alle forze dell’ordine. È difeso dall’avvocato Gianluca Sannio. Forse non era solo. Gli investigatori cercano un complice.

È successo oggi poco prima delle dieci del mattino. Alla vigilia di Pasqua, l’agile rapinatore forse pensava di riuscire a mettere le mani sui contanti e di portare via un consistente bottino per le feste, senza fare i conti con l’apertura a tempo della cassa e la presenza di diversi dipendenti e di un cliente che in quel momento si trovavano nelle altre stanze. Avendo capito che era impossibile prendere i soldi, ha pensato bene di imboccare in fretta e furia la via d’uscita e fuggire.

Gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Mauro Lavra, hanno subito acquisito le immagini della videosorveglianza installate nella banca per compararle con l’uomo sottoposto a fermo, il quale dovrà ovviamente essere riconosciuto anche dai dipendenti che lo hanno visto quando è entrato nell’ufficio. Il viso del rapinatore è ben impresso nelle telecamere che lo hanno immortalato prima dell’ingresso in banca, quando ancora non si era tirato su la sciarpa per nascondere il volto. La polizia ha sentito nell’immediatezza dei fatti la direttrice e i dipendenti della banca che hanno raccontato quanto avvenuto. Tutti stanno bene, spavento a parte

Gli investigatori stanno anche valutando se ci possano essere dei collegamenti con la tentata rapina all’ufficio postale di via Cherubini, in zona Sant’Antonio, avvenuta il 31 gennaio 2025. Anche in quel caso, ad entrare in azione era stato un rapinatore solitario. Era arrivato in sella a una moto, casco integrale in testa e zainetto sulle spalle. Entrato all’interno del locale aveva tirato fuori dalla tasca del giubbotto la pistola e aveva intimato alle impiegate allo sportello di consegnargli i soldi. Attimi di tensione e paura. Poi, la resa e la fuga quando aveva capito, di fronte al loro no, che non avrebbe mai messo le mani sul denaro. Sul colpo fallito alle Poste indaga la polizia.