La Nuova Sardegna

GHILARZA. C'è almeno una candidatura per l'affidamento del servizio di pronto soccorso all'ospedale Delogu a una società esterna alla Assl. Non trapelano indiscrezioni sul numero di offerte presentate ma la nomina della commissione di gara, cui l'Ats ha provveduto ieri, è la riprova che il primo progetto pilota in Sardegna per la gestione di un presidio sanitario abbia destato l'interesse di qualcuno. Tuttavia si potrà parlare di apertura effettiva del primo intervento solo dopo la valutazione delle offerte economiche e tecniche e l' individuazione del concessionario. L'esito della prima fase della procedura accende la speranza di vedere nuovamente operativo un servizio bloccato da quindici mesi. «Anche se si trattasse di un'unica candidatura sarebbe un passo importante in direzione della riapertura del punto di primo intervento», ha commentato il portavoce del comitato Delogu Bene Comune Raffaele Manca, indicando quali effetti a cascata produrrebbe la riattivazione del presidio. «Decadrebbero le riserve del responsabile aziendale del laboratorio analisi e si andrebbe verso la riapertura combinata dei due servizi. Sarebbero i primi passi concreti dopo il rallentamento dell'epidemia da Covid, determinanti per il rapporto tra l'ospedale e il territorio», ha detto Manca convinto che «il punto di primo intervento e il laboratorio analisi sono proiettati più verso una funzione esterna che interna». Se andrà in porto l'iter per affidare a una società privata la copertura dei turni di guardia attiva nell'arco delle 24 ore, la dotazione organica sarà di almeno sette medici a un costo inferiore ai 350mila euro a semestre posti a base d'asta. La soluzione sarà temporanea se l' Azienda regionale della salute rispetterà le premesse fatte nel bando, dove ha specificato che «il servizio è sostitutivo della modalità ordinaria di reclutamento del personale medico e cesserà nel momento in cui Ats (o la subentrante Ares) attivino e concludano le procedure concorsuali per la copertura dei posti vacanti».(mac)