L’ospedale di comunità di Ghilarza non riapre, scoppia la protesta
L’Asl annuncia che la ripresa delle attività mediche è rimandata solo di qualche giorno. Dura presa di posizione del Comitato: «Promesse non rispettate»
Ghilarza Slitta la ripresa dell'attività all’interno dell’Ospedale di Comunità, sospesa da due settimane. In base agli impegni assunti dall’Asl al momento dell’interruzione del servizio, il presidio avrebbe dovuto accogliere nuovamente i pazienti nella giornata del 1° agosto, invece nessun posto letto risultava occupato. La direzione dell’azienda sanitaria ha spiegato che la ripresa dei ricoveri sarà solo ritardata di qualche giorno, ma l’imprevisto ha impensierito i cittadini riuniti nel comitato per l’ospedale Delogu Bene Comune, che hanno protestato richiamando i vertici aziendali al rispetto degli impegni assunti in precedenza e rinnovati appena una settimana fa.
«Nel corso della riunione tenutasi il 25 luglio abbiamo ricevuto dai direttori generale e sanitario, Angelo Maria Serusi e Antonio Maria Pinna, ferme rassicurazioni in merito alla riapertura, il 1° agosto, dell'Ospedale di Comunità», riferiscono gli attivisti ricordando che il presidio è stato chiuso a metà luglio per l’impossibilità di fornire servizi di assistenza «sia a causa della carenza del personale – sono due i medici in forza all’ospedale di comunità, di cui uno in ferie –, sia a causa del trasferimento al San Martino di Oristano dell’altro operatore per supplire alla carenza di organico in Medicina» nell’ospedale del capoluogo.
Gli attivisti hanno espresso più biasimo che delusione per le promesse mancate. «È con un senso di profonda amarezza, anche se forse non di sorpresa, che il comitato deve constatare come gli impegni assunti dai dirigenti Asl siano stati disattesi. Siamo fermamente contrari alla chiusura». hanno rimarcato i delegati del coordinamento cittadino affermando: «La continuità del servizio è fondamentale per evitare ulteriori disagi al paziente-utente. Per questa ragione rinnoviamo la richiesta del ripristino immediato di un servizio importante, che ha visto la luce il 18 febbraio 2023, in un periodo in cui l’offerta sanitaria pubblica nel nostro territorio si era alquanto impoverita, complice la carenza di medici di base».
L’Asl ha contestato l’uso del termine chiusura in riferimento all'ospedale di comunità, specificando che oggi, martedì 1° agosto, il personale sanitario era al lavoro e stava valutando le cartelle cliniche per procedere al reinserimento dei pazienti. «I primi ingressi avverranno nelle prossime 48 ore», assicura la direzione che, ancora una volta, ha escluso una correlazione diretta tra la sospensione dell’attività al Delogu e l’impiego al San Martino di uno dei medici in forza all’Ospedale di Comunità.