Una linea di salvamento nel mare di San Giovanni di Sinis
È stata posizionata a 100 metri dalla riva e aiuterà i bagnanti in difficoltà in tratto molto pericoloso quando il mare è agitato
Cabras Dalla mattina di oggi, venerdì 2 agosto, chi dovesse trovarsi in difficoltà nelle acque di San Giovanni di Sinis, nel tratto di mare sottostante alla torre, attraversato da correnti marine che generano il fenomeno cosiddetto del rip current, dei flussi che trascinano il bagnante al largo, avrà uno strumento di salvataggio in più. Su proposta del campione di nuoto Corrado Sorrentino, infatti, l’amministrazione comunale, in collaborazione con l'Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, e con la Capitaneria di porto, ha provveduto a installare una prima linea di salvamento. Si tratta di una linea lunga circa 100 metri tenuta in posizione da tre blocchi di ancoraggio.
Per fare in modo che la corda stia a galla sull’acqua è stata collegata a dieci piccole boe di segnalazione, di colore arancione come la fune, ben visibili al bagnante che dovesse avere necessità di un appiglio durante la balneazione. I corpi morti per il fissaggio delle cime di salvataggio sono stati trasportati dall’Area Marina Protetta, con il direttore Massimo Marras, dalla Capitaneria e dalle ditte Ocean sub e Tharros marittima. Precedentemente un archeologo della Soprintendenza per i beni culturali e il paesaggio ha effettuato una ricognizione archeologica dell’area interessata. «Abbiamo fatto un passo avanti importante per garantire la sicurezza in spiaggia – ha detto il sindaco Andrea Abis –. Il nostro litorale è una meta turistica ambita, ma occorre sapere quanto il mare possa diventare pericoloso e quanto sia fondamentale conoscerne le caratteristiche e adottare i giusti comportamenti che possono salvare la vita».
Soddisfazione è stata espressa anche dal capitano di corvetta, Piero Ibba: «La sicurezza dei bagnanti è un obiettivo che noi perseguiamo in tutti i modi. Ogni iniziativa finalizzata alla libera fruizione delle spiagge in sicurezza trova certamente da parte nostra pieno supporto». Una seconda linea di salvamento sarà poi installata più avanti, nel tratto di litorale davanti al chiosco dove nelle scorse settimane alcuni bagnanti si sono trovati in difficoltà. «Le linee sono installate in due zone note per il rip current – ha detto Corrado Sorrentino –, in una delle quali sono presenti anche delle scogliere. Stiamo creando un contesto dove le persone, aggrappandosi alle corde, dovrebbero riuscire a tirarsi fuori da questi flussi pericolosi». Presenti alle operazioni anche le Sinis Sentinels e l’associazione Vincenzo Curtale, con il presidente Roberto Iacampo: «Siamo felici di esser qui per questo intervento importante che risolve un aspetto critico di San Giovanni di Sinis anche quando non è presente il salvamento a mare. Come associazione lavoriamo per diffondere la cultura del rispetto del mare attraverso la sensibilizzazione sulla prevenzione e sulla sicurezza».