La Nuova Sardegna

Oristano Fino al 30 settembre, dalle 20 alle 8 del mattino, la Guardia medica di Oristano rimarrà aperta tutti i giorni grazie alla presenza di due medici in turno, «a garanzia anche della sicurezza del personale sanitario e di una migliore organizzazione del lavoro».

Dopo un’estate da bollino rosso, in cui l’ambulatorio era rimasto chiuso per diversi giorni a luglio per carenza di personale, il servizio di assistenza sanitaria ha dunque ripreso regolarmente anche se con un medico in meno.

Nella guardia medica di via Carducci, fino a un anno fa, prima delle dimissioni in massa da parte dei medici con contratto a tempo indeterminato, il servizio era garantito da almeno tre medici per turno. E intanto nell’ambulatorio di Arborea prende servizio il primo medico in pensione, in Sardegna, che ha deciso di tornare fra i pazienti: si tratta di Mimmo Licandro che ha voluto aderire a un progetto aziendale di assistenza primaria dotato di ricettario, grazie alla recente legge regionale numero 12 dello scorso 20 agosto, che consente anche ai medici in quiescenza di utilizzare il ricettario rosso per la prescrizione ai pazienti di visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci sino al prossimo 31 dicembre 2024.

Licandro, che ha già fatto le prime visite domiciliari mercoledì pomeriggio, stamattina sarà impegnato nell’Ascot di Arborea, in via Romagna, dalle 8 alle 13. Soddisfazione è stata espressa dall’azienda sanitaria locale: «La direzione generale e tutto il suo staff ringrazia il dottor Licandro per la sua disponibilità», ha affermato il direttore generale della Asl 5, Angelo Maria Serusi, «il medico, dopo alcuni anni di inattività in seguito alla pensione ritorna dunque ad operare in un territorio, dove ha operato per decenni e che conosce molto bene. Nelle prossime settimane altri medici in quiescenza inizieranno a lavorare nei nostri ambulatori straordinari di comunità territoriale».