La Nuova Sardegna

Oristano

L’accordo

La reggia degli Arborea a Oristano sarà la nuova sede della Prefettura

di Enrico Carta
La reggia degli Arborea a Oristano sarà la nuova sede della Prefettura

Al Comune andrà una parte dell’edificio storico che poi fu trasformato in carcere durante il regno dei Savoia. L’ufficialità è stata data dal prefetto e dalla direttrice regionale dell’Agenzia del Demanio

16 ottobre 2024
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Oristano La reggia giudicale degli Arborea poi trasformata in carcere diventerà la nuova sede degli uffici della prefettura di Oristano. L’ufficialità è arrivata questa mattina, mercoledì 16 ottobre, a margine della presentazione della firma dell’atto che prevede il passaggio di proprietà della caserma dei carabinieri direttamente all’Arma, azione che farà diventare l’edificio di via Loffredo un bene dello Stato – oggi era in locazione –. Gli occhi della città sono però puntati ovviamente su piazza Manno e su quel palazzo in cui nel medioevo si decidevano le sorti della Sardegna e di una parte del Mediterraneo occidentale. L’annuncio è stato dato dalla direttrice regionale dell’Agenzia del Demanio Rita Soddu e dal prefetto Salvatore Angieri.

Il Comune, che da tempo ambiva a diventare proprietario della reggia, usufruirà di un’ala dello storico edificio che ospitò la famiglia degli Arborea e che fu il centro di comando dell’omonimo Giudicato che, nel medioevo, arrivò a un passo dall’unificazione della Sardegna sotto la stessa bandiera, quella degli Aborea per l’appunto. L’amministrazione utilizzerà quello spazio a fini culturali. I tempi stringono e l’operazione è già incardinata sui binari che porteranno ben presto all’esecuzione dei lavori. Sono infatti in corso le indagini per valutare la staticità dell’edificio ed è in fase di svolgimento anche il rilievo architettonico sull’intero edificio. Successivamente sarà bandito il concorso di idee da cui poi sarà scelto il progetto che determinerà il grande lavoro di restauro dell’ex carcere ormai “disabitato” da una decina di anni ovvero da quando i detenuti sono stati trasferiti nella nuova struttura di Massama.

Sul piatto c’è anche già un finanziamento di tredici milioni, cifra che sarà sufficiente per rimettere a nuovo l’ex reggia e renderla funzionale alle nuove esigenze lavorative dei funzionari e degli impiegati della Prefettura. Il Comune avrà invece un suo spazio separato, in cui, con tutta probabilità nascerà un museo della memoria carceraria e un altro spazio indipendente da adibire a museo o comunque da sfruttare per iniziative culturali.

Sia la direttrice del Demanio, Rita Soddu sia il prefetto Salvatore Angieri hanno ringraziato in maniera sentita il sindaco Massimiliano Sanna per la collaborazione di questi mesi in cui si è giunti a questa soluzione che non prevede più che la storica sede del governo giudicale passi per intero all’ente locale, ipotesi ventilata per anni. Allo stesso tempo Oristano avrà la possibilità di recuperare il bene architettonico, di vederlo trasformato in un nuovo polo culturale e di veder scongiurato il rischio che la Prefettura possa essere chiusa, tenendo così in città un importante presidio dello Stato.

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