Filippo Vidili morto in una battuta di caccia a Sedilo: cosa sappiamo dell’incidente
L’uomo è stato colpito al ventre da un colpo partito dal fucile di un altro componente della squadra
Sedilo È il 50enne oristanese Filippo Vidili la vittima dell’incidente di caccia avvenuto nel pomeriggio di oggi, venerdì 1° novembre, nelle campagne di Sedilo. Il cacciatore è stato colpito per errore da un compagno durante una battuta al cinghiale nella zona di Su Padru.
La zona è piena di pozze, ruscelli e rigagnoli che confluiscono sul Tirso e, in questo periodo, è ancora molto battuta dai cinghiali perché lì trovano un habitat favorevole. Le campagne sono all’asciutto, dal momento che le piogge non hanno alleviato la siccità estiva e così gli animali sostano in una zona in cui abitualmente non stazionano durante il resto dell’anno. I cinghiali in genere preferiscono luoghi di macchia mediterranea o di boscaglia, ma hanno anche bisogno d’acqua e così si riversano verso il Tirso con la stagione calda.
È per questo motivo che la compagnia di caccia sedilese era all’opera a Su Padru, questo il nome della zona nel territorio del Comune di Sedilo, sin dalla mattina e aveva proseguito anche nel pomeriggio. Non pare essere una scelta casuale quella di andare oltre l’ora di pranzo, anche se molte compagnie di caccia grossa si fermano proprio come il sole inizia la sua parabola discendente.
Verso l’imbrunire, i cinghiali spesso iniziano nuovamente a pascolare e quello può essere un momento propizio per dare loro la caccia. Anche stavolta, probabilmente, la decisione è stata presa per questo motivo. Forse proprio la luce calante – l’incidente dovrebbe essere avvenuto attorno alle 16.30 – può aver giocato un ruolo determinante, con la visibilità che non era più quella piena del giorno.
Secondo la prima ricostruzione – le indagini per omicidio colposo coordinate dal pubblico ministero Silvia Mascia sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Ghilarza – Filippo Vidili, di Oristano, uno dei cavalieri protagonisti della Sartiglia, è stato colpito al ventre da un colpo partito dal fucile di un altro componente della squadra. Non è ancora certo se abbia scambiato la vittima per un animale, se la fucilata sia partita per sbaglio o se Filippo Vidili, fosse proprio nella traiettoria di un colpo che avrebbe dovuto centrare un cinghiale.
Quel che è certo è che immediatamente tutti hanno capito la gravità di quanto fosse accaduto. I soccorsi sono stati chiamati immediatamente e, prima ancora che il 118 e l’elisoccorso del servizio regionale Areus arrivasse a Su Padru, gli altri cacciatori hanno provato a fermare l’emorragia e a tenere in vita il loro compagno. Quando l’equipe del soccorso è arrivata sul luogo dell’incidente, ha provato a rianimare Filippo Vidili, ma è stato tutto inutile. L’elicottero è tornato verso Sassari, mentre il corpo senza vita veniva trasportato all’ospedale di Oristano dove in serata si è recata la moglie della vittima, Cristina Obinu. (enrico carta)