Ferisce il rivale con la benna del trattore, arresto convalidato
L’aggressore resta in carcere: l’accusa è di tentato omicidio per l’episodio avvenuto nelle campagne di Paulilatino
Paulilatino Il giudice per le indagini preliminari ha deciso: Salvatore Mattu, 59enne di Fonni, resta in carcere. L’accusa non cambia rispetto al primo momento e rimane quella di tentato omicidio. L’allevatore, proprietario di un terreno nella località Funtana Sassu nelle campagne di Paulilatino, aveva aggredito a colpi di benna, lo scorso 14 novembre, Giovanni Casula a sua volta allevatore. A scatenare la furia di Salvatore Mattu sarebbe stato il passaggio non gradito del rivale in una strada di penetrazione agraria che serve per raggiungere un altro terreno, quello di Gianfranco Mattu, fratello dell’arrestato. Tra i due non corre buon sangue, così, una volta capito che Giovanni Casula stava andando proprio dal fratello, Salvatore Mattu avrebbe colpito la macchina del conoscente con la benna del trattore nel tentativo di ribaltarla. Quest’ultimo, impaurito, sarebbe sceso per controllare il danno subito e per evitare di restare intrappolato nell’abitacolo. Quindi, sarebbe stato a sua volta colpito e schiacciato tra il trattore e la vettura, tanto da causargli fratture e varie lesioni alle gambe che avranno bisogno di sessanta giorni di cure per guarire.
Secondo quanto ricostruito poi dai carabinieri della Compagnia di Ghilarza, l’intervento di un’altra persona aveva evitato il peggio. Un lancio di sassi contro il trattore avrebbe convinto Salvatore Mattu a desistere e ad abbandonare il trattore. Accompagnato dal figlio che l’aspettava in macchina, sarebbe poi scappato, salvo essere rintracciato alcune decine di minuti più tardi grazie alle ricerche immediate messe in campo dai carabinieri della stazione di Paulilatino e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ghilarza, con l’ausilio dei colleghi di Nuoro perché si ipotizzava che potesse essersi recato a Fonni, paese nel quale risiede. Una volta rintracciato era stato fermato e trasferito nella casa circondariale di Massama, dove sabato scorso si è svolto l’interrogatorio. Assistito dagli avvocati Gian Michele Caneo e Mario Pittalis, l’indagato si era avvalso della facoltà di non rispondere. Nel primissimo pomeriggio di oggi, lunedì 18 novembre, il giudice per le indagini preliminari ha sciolto la riserva e stabilito la misura cautelare dell’arresto in carcere per la gravità del fatto contestato e per il pericolo di reiterazione del reato.