Nella scuola iscritti in calo, interviene il Comune: «L’autonomia non si tocca»
Rivolta nei territori dell’Alta Marmilla per tutelare l’istituto comprensivo di Ales
Ales Per cinque alunni di meno, Ales potrebbe dire addio all’autonomia scolastica «che non si tocca». L’amministrazione comunale scende in campo per tutelare l’autonomia della direzione dell’Istituto comprensivo e affila le armi in vista di lunedì prossimo, 2 dicembre, quando, nell’aula consiliare della Provincia, sindaci, presidenti delle Unioni dei Comuni, amministratore straordinario della Provincia, sindacati e direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, si riuniranno per la conferenza provinciale che dovrà individuare le linee del Piano di dimensionamento della rete scolastica dell’Oristanese per l’anno scolastico 2025/2026. La Giunta, guidata da Francesco Mereu, ha deliberato la richiesta di mantenimento dell’autonomia scolastica per l’istituto comprensivo di Ales, costituito da 19 Comuni distribuiti su un vasto territorio.
L’istituto svolge l’attività con undici plessi scolastici, dei quali, cinque sono scuole dell’Infanzia (a Curcuris, Gonnosnò, Mogorella, Nureci e Sini) tre la Primaria (Ales, Baressa e Villa Sant’Antonio) e altre tre la Secondaria di primo grado, che si trovano ad Ales, Ruinas e Usellus. Il numero degli iscritti però è calato sotto il limite dei 400. «Sì, in tutto saranno circa 395 iscritti ma nelle nostre realtà basare le scelte solo sul calcolo numerico non ha senso», dice il sindaco Francesco Mereu. Il primo cittadino spiega come il territorio dell’Alta Marmilla, ricompreso nella relativa Unione di Comuni, faccia parte del progetto sperimentale nazionale delle aree interne (Snai) e che il progetto Iscol@ prevede due poli scolastici ad Ales e Usellus. Dal prossimo anno scolastico, inoltre, sarà operativo e fruibile il polo di Ales relativo alle scuole dell’infanzia e primaria, finanziato con 2 milioni e 776 mila euro. Per il secondo intervento che riguarda la scuola secondaria di primo grado ci sono a disposizione 3 milioni e 666mila euro ed è stato affidato l’incarico per la progettazione.
Dice Mereu: «Articolare diversamente l’autonomia scolastica creerebbe una situazione di ingovernabilità delle 20, 25 scuole che ne farebbero parte, ricadenti in 26 Comuni, esattamente un terzo di quelli che compongono l’intera provincia e di conseguenza, con un territorio immenso composto da 20 o 25 comuni, da Nureci a San Nicolò Arcidano o da Morgongiori a Villaurbana». Poi aggiunge: «È impensabile dividere l’istituto comprensivo che ha come riferimento l’omogeneità geografica e territoriale dell’Unione di comuni Alta Marmilla, individuata area prototipo della strategia nazionale aree interne Snai, che ha come presupposto fondamentale proprio il miglioramento dei servizi nel territorio e nello specifico un potenziamento dell’offerta scolastica». La delibera, approvata all’unanimità dalla Giunta, è stata già inviata alla Provincia per l’istruttoria preliminare e la predisposizione dei documenti con le proposte da sottoporre all’approvazione della Conferenza sugli assetti delle autonomie di lunedì. «Difenderemo l’autonomia del nostri istituti. Per i nostri paesi, investiti da un calo demografico senza precedenti, cancellare i servizi, tra cui appunto la scuola, accettare ulteriori tagli sarebbe come sottoscrivere la condanna alla cancellazione – conclude il sindaco – rendendo vane tutte le varie iniziative (e i fondi pubblici stanziati e spesi in questi anni) fino ad ora adottate per cercare invece di combattere lo spopolamento che sembra inarrestabile».