La Nuova Sardegna

Oristano

Su Puddu infiamma la politica, lo scontro esplode anche in Comune

di Maria Antonietta Cossu
Su Puddu infiamma la politica, lo scontro esplode anche in Comune

La corsa di carnevale con le galline morte appese al filo ancora al centro del dibattito. La minoranza replica al sindaco: «Siamo noi che difendiamo le tradizioni»

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Sedilo «La minoranza ha sempre avuto a cuore le tradizioni della cultura locale». Trascinato dalla maggioranza nella polemica scatenata dagli animalisti sull’uso delle galline morte nella giostra di carnevale, il gruppo Prospettiva Comune ha rispedito al mittente le accuse di essersi smarcato dai reiterati attacchi subiti dalla comunità di Sedilo. Replicando alle accuse degli attivisti, tradotte in azioni legali e iniziative parlamentari, il sindaco Salvatore Pes e gli alleati di Vivere Sedilo avevano chiamato in causa anche agli antagonisti politici che siedono sui banchi del Consiglio biasimandoli per essersi sfilati da un dibattito pubblico che ha messo in cattiva luce il paese ma anche da una certa tendenza a osteggiare le tradizioni locali che implicano l’impiego di animali veri. «Questi paladini, sempre pronti a scavare, indagare, accusare, a condannare su qualsiasi inezia, ora scompaiono, ammutoliti, disinteressati. La loro è una posizione contraddittoria e anomala», avevano lamentato dalla maggioranza sollecitando il capogruppo Gianni Meloni e i suoi compagni a prendere pubblicamente posizione.

Mettendo in chiaro di non accettare lezioni, i consiglieri dell’opposizione hanno rivendicato l’interesse e l’attenzione da sempre riservati alle manifestazioni identitarie e a tutte le espressioni della cultura locale sottolineando di averne dato prova con i fatti. «La maggioranza deve essersi distratta, poiché è risaputo che la minoranza è da sempre attaccatissima a tradizioni come l’Ardia, Santu Asili, Sant’Antoni, Carrasegare», hanno rimarcato. Nel comunicato è ricordato l’impegno che ciascuno di loro ha portato avanti nel tempo sia a titolo personale che in ambito istituzionale. Come esempio è stata citata l’esperienza trentennale di Graziella Carboni all’interno dell’associazione ippica, di cui è stata a lungo presidente. Del consigliere Pietro Caria è stata messa in evidenza la militanza ultra ventennale nelle file di varie associazioni e in particolare nel gruppo archeologico Iloi, a disposizione delle quali ha messo un fornito archivio di materiale audio visivo da lui stesso creato con la videoregistrazione di feste tradizionali, concorsi di poesia, di Ichnos, di Incontri d’autunno e altri eventi dell’ultimo trentennio. «Durante il suo mandato, l’ex sindaco Angelo Putzolu – recita ancora la nota di Prospettiva Comune –, ha sempre salvaguardato le manifestazioni culturali del paese, sostenendole e autorizzandole ininterrottamente. Gianni Meloni ha partecipato all’organizzazione di tantissime manifestazioni culturali, da libero cittadino, da segretario della Pro loco e da assessore alla cultura, oltre ad avere scritto due libri sulla storia locale, frutto di ricerche durate anni».

La polemica sull’abbattimento dei volatili da impiegare nella Cursa de su puddu ha varcato anche i confini regionali approdando a Montecitorio, dove, raccogliendo l’appello dell’animalista Enrico Rizzi, cinque deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione. Facendo riferimento alle modalità di svolgimento hanno definito la giostra equestre «una tradizione fuori dal tempo e diseducativa». «Purtroppo il via libera è arrivato dalla prefettura, a patto che si utilizzassero volatili già morti – ha dichiarato la deputata pentastellata Susanna Cherchi –. Abbiamo chiesto di fermare tale crudeltà e che gli animali fossero sostituiti da fantocci o anelli colorati in modo che i cavalieri potessero dimostrare la loro abilità senza dover staccare la testa di polli e galline, ma questa ignominia è già andata in scena». La deputata ha auspicato che tale pratica non si ripeta più e ribadito che «il carnevale può essere altrettanto bello senza una mattanza di polli e di galline».

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