La Nuova Sardegna

Sei militari sardi morti all'estero in dieci anni

Gianmarco Manca, Mauro Gigli, Matteo Mureddu, Alessandro Pibiri, Silvio Olla e Samuele Utzeri
Gianmarco Manca, Mauro Gigli, Matteo Mureddu, Alessandro Pibiri, Silvio Olla e Samuele Utzeri

Con la morte di Gianmario Manca, ucciso oggi con altri tre militari italiani in Afghanistan, sale a sei il numero dei soldati sardi deceduti in missioni all'estero, dal 2000 a oggi

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La prima vittima è stata il caporal maggiore del 151/o Reggimento Brigata "Sassari", Samuele Utzeri, di Cagliari, morto in Kosovo il 2 aprile 2000 pochi giorni prima di compiere 20 anni, ucciso da un colpo di pistola partito accidentalmente dall'arma di ordinanza di un altro militare.

Il 12 novembre 2003, nella strage di Nassirya, muore in Iraq Silvio Olla, 32 anni, di Sant'Antioco (Cagliari), sottufficiale della Brigata Sassari.

Il 5 giugno 2006, sempre a Nassirya, muore il caporal maggiore scelto Alessandro Pibiri, 26 anni, vittima di un attentato in cui rimasero feriti altri quattro militari sardi: il tenente Manuel Pilia, il primo caporal maggiore Luca Daga, il primo caporal maggiore Yari Contu e il caporal maggiore scelto Fulvio Concas.

Il 17 settembre 2009, a Kabul, in Afghanistan, a seguito di un attacco suicida ad un convoglio diretto all'aeroporto, muore Matteo Mureddu, 26 anni, di Solarussa (Oristano), caporal maggiore del 186/o Reggimento "Folgore", insieme ad altri cinque parà italiani.

Il 28 luglio di quest'anno, a Kabul, muore il primo maresciallo Mauro Gigli, 41 anni, di Sassari, in forza al 32/o Reggimento Genio Guastatori Alpini "Torino".
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