Colpi di pistola in via Martiri della Libertà
Giovanni Bua
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La finestra in via Martiri delle Libertà bersagliata dalle nove pistolettate (foto Luca Cossu) Bersagliata la casa di uno degli autori dell'omicidio Gusai
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NUORO. Nove colpi di pistola. Sparati, poco dopo le dieci di giovedì sera, contro la finestra di una casa in via Martiri della Libertà. E un brutto pezzo di storia della città che riemerge. Dopo quasi venticinque anni. Legata alla vittima della pesantissima intimidazione: Mauro Pittalis, 45 anni, originario di Orune. Uscito di prigione nel 2006 dopo aver scontato vent'anni per il brutale omicidio di Giovanni Gusai. Il portalettere di Lollove ucciso la notte del 6 febbraio del 1987 nella pineta di Ugolio. Con un masso da 25 chili usato per sfondargli il cranio, dopo avergli rubato poche decine di migliaia di lire. Un assassinio feroce per il quale in primo grado vennero condannati in tre. Con il meccanico Giovanni Bussu che venne assolto in appello per insufficienza di prove. E finì a sua volta ammazzato, il 9 maggio del 1990. Freddato pochi minuti prima delle quattro di pomeriggio da due uomini incappucciati. Che lo crivellarono di colpi nella officina dove lavorava in via Veneto. Finendolo con una pistolettata al cuore. Due eclatanti fatti di sangue, vivissimi nella memoria dei nuoresi. Legati da un filo che da ieri sera i carabinieri hanno ripreso a «seguire». Per vedere se in qualche modo possano essere legati ai nove colpi di pistola di giovedì notte. Nove colpi di 7,65, un'arma di medio calibro «facile» da procurarsi. Esplosi in rapida successione intorno alle 22.20 contro la porta finestra della casa di Pittalis. Al primo piano di uno dei palazzoni grigi poco dopo l'incrocio con via Tridentina. Nove colpi che sono finiti quasi tutti sulla facciata. Con uno che, dalla porta finestra aperta, è entrato nella cucina, finendo sul muro. Mauro Pittalis era in casa, ma in un'altra stanza. Ha sentito i colpi. Forse è stato lui ad avvisare i carabinieri. O forse uno dei vicini che, nella tiepida sera, hanno sentito le nove esplosioni, che per molti minuti hanno riempito l'aria. Di più non è dato sapere dagli abbottonatissimi inquirenti. Con i carabinieri della compagnia di Nuoro, guidata dal capitano Giovanni Ricci, che, arrivati dopo pochi minuti sul posto, hanno interrogato Pittalis. Che ha negato risolutamente di aver ricevuto in questi anni da uomo libero (è stato scarcerato nel 2006) minacce di alcun tipo. Da capire ora se questi colpi di pistola siano l'ennesimo capitolo di quel filo rosso che ha attraversato gli utlimi vent'anni della storia della città. O se nulla abbiano a che fare con quel brutale omicidio della notte del 1987. Quando un gruppo di ragazzi (Mauro Pittalis aveva solo 21 anni) dopo ore di bevute e baldorie decisero di non accontentarsi delle consumazioni che il postino gli aveva offerto per tutta la sera. E, dopo avergli chiesto un prestito, rifiutato, lo portarono a Ugolio. Lo malmenarono, e lo uccisero. Per poco più di diecimila lire.