La Nuova Sardegna

Così nel 1995 la Boeing vinse un appalto da 6 miliardi di dollari

Non è la prima volta che l’Europa affronta l’invasiva interferenza dell’intelligence Usa nella vita economica e politica del vecchio continente. Nel 1998, infatti, l’utilizzo dei sommergibili della...

27 ottobre 2013
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Non è la prima volta che l’Europa affronta l’invasiva interferenza dell’intelligence Usa nella vita economica e politica del vecchio continente. Nel 1998, infatti, l’utilizzo dei sommergibili della Us Navy per spionaggio militare e industriale diventa un caso politico. Lo fa nascere il giornalista scozzese Duncan Campbell che pubblica un documentatissimo libro-denuncia (Surveillance electronique planetaire) con cui fa il punto su Echelon, il controverso sistema di spionaggio elettronico globale creato dagli Usa, dalla Gran Bretagna, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. Campbell porta la sua denuncia fino al Parlamento europeo. Secondo il giornalista scozzese, grazie alle intercettazioni di Echelon, il dipartimento del Commercio Usa ha passato molte informazioni alle aziende americane, che così hanno potuto battere i concorrenti d’oltreoceano. Nel 1995, ad esempio, tutti i fax e le telefonate tra il consorzio europeo Airbus e le aerolinee saudite furono utilizzati per far vincere un bando di gara da sei miliardi di dollari alla Boeing e McDonnell Douglas. E ancora: nel 1994 sfumò un contratto tra la francese Thomson Csf e il governo brasiliano per la fornitura di un sistema di sorveglianza delle foreste amazzoniche. Il contratto venne vinto dalla Raytheon americana che ammise un “determinante” aiuto del dipartimento del Commercio Usa.

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