Il Centro democratico: niente vitalizio ai condannati
CAGLIARI. Terza proposta di legge sul caso vitalizi pagati agli ex consiglieri regionali eletti fino alla scorsa legislatura, perché per quelli in carica il privilegio è stato abolito da chi li ha...
CAGLIARI. Terza proposta di legge sul caso vitalizi pagati agli ex consiglieri regionali eletti fino alla scorsa legislatura, perché per quelli in carica il privilegio è stato abolito da chi li ha preceduti nell’aula di via Roma. Dopo quelle presentate da Forza Italia e dal Pd, è il Centro Democratico a porre lo stesso limite invocato da tutti: bisogna aver compiuto i 65 anni per incassare l’assegno mensile. Ma c’è anche una barriera ed è questa: «Il vitalizio – scrivono i consiglieri regionali Roberto Desini e Annamaria Busia – non potrà essere pagata agli ex onorevoli condannati in maniera definitiva e fino a quando non risarciranno il danno provocato all’amministrazione pubblica». Un terzo paletto è il criterio unico per quantificare l’assegno a prescindere dalla legislatura in cui il consigliere è stato eletto e senza possibilità di deroghe. Ancora l’assegno di reversibilità (pagato agli eredi) potrà essere incassato per massimo 2 anni, ora sono 26. Infine, il consigliere potrà rinunciare in qualunque momento all’assegno e comunque il vitalizio non potrà essere cumulato con altri stipendi o indennità per incarichi nell’amministrazione pubblica.