La Nuova Sardegna

SANTA TERESA. Il festival Musica sulle Bocche s’è aperto con uno dei grandi nomi del jazz, Enrico Rava, che nella giornata inaugurale, giovedì, ha ripercorso una carriera sempre ai vertici raccontando alcune delle tappe fondamentali della sua formazione, dalla Torino degli anni della guerra quando già da bambino ascoltava Louis Armstrong e Bix Beiderbeck, e degli incontri con musicisti straordinari, da Gato Barbieri a Steve Lacy, ripercorrendo soprattutto una geografia sentimentale che lo lega a città come Buenos Aires e New York.

I concerti serali nella piazza di Santa Lucia si sono aperti invece con il quartetto Hard Up, guidato da Andrea Morelli, sassofonista cagliaritano, accompagnato da Massimo Spano al contrabbasso, Mauro Piras al trombone , Alessandro Garau alla batteria. I brani sono tutte composizioni originali e reinterpretano il free jazz come il country, spaziando dal funky al blues al latin, in una continua mutazione dell'approccio musicale.

Ieri Rava ha concluso il programma della seconda giornata del festival partecipando come ospite speciale al progetto "The Dark Side of Jazz" con il quartetto guidato da Enzo Favata (sassofoni soprano e tenore e live electronics), Marcello Peghin (chitarra elettrica), Danilo Gallo (basso) e UT Gandhi (batteria). Rava si inserisce con la sua consueta naturalezza, abituato a sperimentare con musicisti di tutte le generazioni, sempre aperto a nuovi percorsi. Il jazz del gruppo viaggia sul mood che è il risultato dei riferimenti culturali dei cinque artisti, le atmosfere elettriche degli anni Settanta, il rock progressivo e la psichedelia. Il tutto accompagnato dalle immagini altrettanto visionarie dei Qoelet Pro.

Oggi, alle 22,30 in piazza Santa Lucia, un altro appuntamento da non perdere: una produzione originale che vedrà protagonisti il chitarrista Battista Giordano e Stochelo Rosenberg.