Coronavirus in Sardegna, vaccinazioni agli over 80: si parte il primo marzo
La Regione conferma. Dopo il 15 marzo, sarà il turno dei nati tra il 1937 e il 1941. Restano i dubbi sugli avvisi inviati agli anziani solo via sms
SASSARI. L’isola che esulta - seppure con molte cautele - per la zona bianca è la stessa che però si trova in coda per la somministrazione dei vaccini. Penultima per la percentuale di popolazione vaccinata, ultima per numero di over 80 a cui è stato inoculato il siero. La media nazionale è vicina al 3 per cento, quella regionale continua a essere inchiodata intorno allo 0,1. Da domani, però, la musica dovrebbe cambiare. Perlomeno, così assicura la Regione.
La campagna vaccinale degli ultraottantenni, in forte ritardo rispetto alle altre regioni, partirà nella giornata di lunedì. L’Ats-Ares fa sapere che è tutto pronto per la somministrazione ai nati dal 1936 in giù, che sono stati attivati 25 punti di vaccinazione e che si comincerà a partire da domani. Il piano della Regione prevede che sui cellulari degli over 80 arrivino i primi sms di adesione alla campagna e qualche giorno dopo a quelli autosufficienti - quelli che si possono muovere da casa - saranno comunicati la data, l’orario e in quale ambulatorio o ospedale dovranno presentarsi. In totale sono 115mila gli over 80 che in Sardegna saranno interessati dalla campagna di vaccinazione. Numeri da cui sono esclusi i pochi a cui in queste settimane il siero è stato già somministrato: 2600 nel Medio Campidano durante la campagna di screening, i 600 di 7 Comuni del Nuorese, gli ospiti delle 68 case di riposo e Rsa del distretto di Sassari.
La campagna partirà con i nati dal 1936 in giù: una somministrazione che dovrebbe esaurirsi in due settimane. A quel punto, dopo il 15 marzo, sarà il turno dei nati tra il 1937 e il 1941. A occuparsi di ogni fase saranno i centralini del Cup, il numero unico per le prenotazioni, che sono stati potenziati in questi giorni. Il tutto in attesa dell’accordo tra la Regione e i medici di famiglia, il cui obiettivo sarà quello di dare un’accelerata alla somministrazione delle dosi. Ovviamente tutto dipenderà anche dalle consegne dei vaccini. In base a quanto fissato dalla cabina di regia, in Sardegna sono in arrivo 6mila fiale prodotte dalla casa farmaceutica Moderna, tutte utilizzate per gli over 80, e oltre 12mila Oxford-AstraZeneca, ma destinate solo agli under 65 compresi nella fascia 3: insegnanti, personale scolastico e forze dell’ordine.
Un invito a dare uno scossone arriva da Forza Italia. «Accelerare la campagna di vaccinazione è la madre di tutte le priorità per salvaguardare la salute dei sardi e consentire all’economia isolana di ripartire al più presto». Questa è la linea espressa dal partito, dopo la riunione di parlamentari, consiglieri regionali e assessori. «È indispensabile utilizzare strumenti di comunicazione e di avviso efficaci: l’utilizzo di un sms o della posta elettronica per gli over 80 rischia di tagliare fuori numerosi potenziali beneficiari del vaccino. La tecnologia va bene, ma non quando rischia di essere più una barriera che un ponte tra la pubblica amministrazione e la comunità. Meglio adottare modalità più immediate e di offrire maggiori strumenti ai medici di famiglia, che sono in prima linea nel territorio e devono avere a disposizione le “armi” sanitarie per affrontare questa fase delicatissima. Non possiamo permetterci di sprecare né una sola dose né un secondo: più celere sarà la vaccinazione più celere sarà la ripresa della Sardegna». (al.pi.)