La Nuova Sardegna

«Dottore, ho la psoriasi»: no vax, caccia all’esenzione

di Antonello Palmas
«Dottore, ho la psoriasi»: no vax, caccia all’esenzione

Allergie e magrezza: tutte le scuse per avere il green pass senza vaccinarsi

11 agosto 2021
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SASSARI. Fare i duri e puri del no alla vaccinazione può anche essere appagante per lo spirito, ma non tutti sono disposti ad accettare le conseguenze di certe prese di posizione che, è bene precisarlo, spesso rivelano paure reali, conseguenza di false nozioni diffuse a piene mani da inattendibili ma seguitissimi siti di “informazione”. Brutta cosa però scoprire di non potersi sedere con gli amici al ristorante e non poter assistere a quello spettacolo tanto atteso senza il tanto vituperato green pass. Che a quel punto diventa una necessità, perché va bene la questione di principio, ma per la pizza si può chiudere un occhio. E allora ecco che scatta il piano: ottenere l’esenzione dalla vaccinazione dal medico di famiglia per avere il certificato verde. E pazienza se le motivazioni sono le più improbabili e non rientrano nelle prescrizioni del ministero.

I danni del web. «Ho ricevuto diverse richieste del genere, con motivazioni tra le più astruse e assolutamente non condivisibili – racconta Antonello Desole, vicesegretario regionale della Fimmg, in sindacato dei medici di base – Ad esempio: un mio paziente ha affermato di non potersi vaccinarsi perché affetto da... psoriasi, che a suo dire testimonierebbe un deficit del sistema immunitario. Gli ho spiegato che è proprio il contrario e a quel punto ha ammesso che per anni, forse, non aveva mai capito nulla... Un episodio che evidenzia una certa dose di ignoranza diffusa e quanto le fake news facciano presa sulla gente». Desole racconta di una paziente, «operata per un tumore e che avrebbe quindi delle motivazioni supplementari per difendersi con un vaccino, la quale chiedeva un certificato di “differimento”, senza motivazioni plausibili. È emersa un’ideologia no vax alla base della richiesta. «Naturalmente non le ho dato l’esonero».

Fragole e gamberi. Negli ambulatori, stando a sentir e i racconti dei medici di base, fanno ingresso le scuse più strampalate: in particolare le allergie (quella ai pomodori, ma anche al lattosio, al cioccolato, ai gamberi, alle fragole) sono i “piedi di porco” più utilizzati per cercare di scardinare il fortino sanitario, che in qualche caso fuori dall’isola ha ceduto costringendo Ordini dei medici locali a prendere posizione nei confronti di loro iscritti, rei di aver rilasciato certificati di esenzione non congrui. Ma anche aver avuto l’asma giovanile, che però non si è più presentata nei successivi 40 anni.

«Ci sono casi di persone – dice Umberto Nevisco, segretario regionale Fimmg – che chiedono di essere esonerate accampando come scusa una malattia che invece richiede proprio la priorità nella vaccinazione: ad esempio un tumore gravissimo, o la sclerosi multipla. In realtà molti tentativi di ottenere un esonero dal vaccino provengono da persone che non vogliono vaccinarsi: si tratta di un “non voglio” mascherato da “non posso”».

Intimidazioni. «Il guaio – prosegue Nevisco – è che a volte certe convinzioni sono supportate da documenti prodotti da legali che istruiscono sulle tecniche per cercare di incastrare il medico per costringerlo a cedere, con toni intimidatori che mirano a metterlo in soggezione. Roba da denuncia all’ordine degli avvocati, e tali anche da far decadere il necessario rapporto fiduciario tra medico e paziente». Un medico di base, Giuseppe Satta, racconta di donne che utilizzano la motivazione della gravidanza per richiedere l’esonero, «ma si tratta di una condizione che da sola non basta a ottenere l’esenzione». «Un paziente ha affermato di non potersi vaccinare perché sotto peso, tanto che il suo precedente medico gli avrebbe sconsigliato anche il vaccino antinfluenzale». La ormai prossima riapertura delle scuole con l’obbligo di green pass per i docenti sta mettendo a dura prova i più recalcitranti: «Una coppia di insegnanti assolutamente contrari ha deciso di sottoporsi obtorto collo al vaccino per la paura di essere sospesi». Quindi Satta parla poi di una paziente che si è sempre opposta a quelle dosi che invece sarebbero più che opportune: «Di recente ha cambiato improvvisamente idea: ha realizzato che non sarebbe potuta andare a un matrimonio cui tiene tantissimo».

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