La Nuova Sardegna

Elezioni regionali 2024
Politica

Vertice di centrodestra: clima disteso, ma Fdi ribadisce il no al Solinas bis e candida Paolo Truzzu

di Umberto Aime

	Il vetrice del centrodestra a Cagliari <em>(foto Mario Rosas)</em>
Il vetrice del centrodestra a Cagliari (foto Mario Rosas)

Antonello Peru: «Oggi è comunque una giornata storica, perché i candidati alla presidenza sono stati sempre discussi nella Penisola, noi oggi lo faremo in Sardegna». Invece Ugo Cappellacci: «La sintesi sul nome arriva alla fine, ma il nome andrà fatto coinvolgendo il tavolo nazionale. Un Solinas bis? Non spetta a me valutarlo»

3 MINUTI DI LETTURA





Cagliari  Al vertice del centrodestra in corso a Cagliari Fratelli d’Italia ribadisce il no alla ricandidatura di Christian Solinas presidente uscente e rilancia la proposta di Paolo Truzzu attuale sindaco di Cagliari.

Il clima è disteso tra sorrisi e abbracci, Antonella Zedda coordinatrice regionale Fdi e Christian Solinas sono seduti una vicino all’altro, ma emerge subito che Fdi ha già deciso: non sarà il governatore uscente a guidare il centrodestra alle regionali del 2024. Il nome di Fdi resta Paolo Truzzu

Così Christian Solinas: «Il Psd'az è il partito che ha costruito la coalizione che governa attualmente la Regione e che l'ha portata a vincere. È il partito più longevo d'Italia e quello con maggiore cultura di governo. Siamo qui per testimoniare il fatto che abbiamo sollevato un problema di regole, non certo di unità della coalizione: le regole sono un presidio democratico nell'interesse di tutti. Da partito “anziano” sentiamo il dovere di riaffermarle ogni volta che serve, anche nei confronti di partiti un po' più giovani e più esuberanti. Oggi il centrodestra è unito, se qualcuno vuole intestarsi la responsabilità di dividerlo sicuramente non siamo noi. A me spetta il compito di fare il buon padre di famiglia. Credo che in tutte le famiglie qualche figlio con qualche intemperanza ci sia sempre stato, ma se la reazione di un genitore fosse la stessa saremmo in un conflitto permanente nella società. Ci vuole senso di responsabilità . Credo che i nomi siano una discussione che si può fare, non ci appassionano particolarmente. Abbiamo rivendicato e portato ragioni politiche perché ci sia continuità. La politica non può essere semplificata con togliti tu, che mi ci metto io».

All’incontro per la Lega ha partecipato Michele Pais, il governatore è arrivato assieme all’assessore ai Trasporti Antonio Moro presidente del Psd’Az. C’è stato anche un siparietto davanti ai giornalisti tra Christian Solinas e Antonella Zedda che all'ingresso di Palazzo Tirso si sono abbracciati.

Antonello Peru, leader del Grande centro: «Oggi è comunque una giornata storica, perché i candidati alla presidenza sono stati sempre discussi nella Penisola, noi oggi lo faremo in Sardegna».

Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia: «Ci sono regole base quando si affronta una campagna elettorale, la prima è definire i contorni della coalizione, conservando se possibile l'unità. La seconda è individuare i programmi, terzo fare sintesi su un nome. Che però varrà fatto coinvolgendo il tavolo nazionale. Un Solinas bis? Non spetta a me valutarlo».

Andrea Biancareddu, Udc: «Mi aspetto da questo tavolo una dimostrazione di unità, un rilancio della coalizione, una distensione dei toni, un abbozzo del programma, e la scelta di un eventuale presidente, che prenda i voti. Perché per fare il governatore prima bisogna prendere i voti, e poi amministrare».

Italia viva: «Siamo stati invitati, ma abbiamo, per scelta condivisa, deciso di non partecipare. Come ha detto da Renzi in occasione dell’incontro a Cagliari , un mese fa, aspettiamo nomi e programmi».

Primo piano
I dati

Lezioni al freddo in 72 scuole della Sardegna

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative