Uccise la moglie Daniela Cadeddu, Giorgio Meneghel condannato a 21 anni
Cagliari, la sentenza della Corte d’assise per il delitto di Zeddiani
Cagliari I giudici della Corte d'Assise di Cagliari, presidente Giovanni Massidda a latere Stefania Selis, hanno condannato l'agricoltore Giorgio Meneghel per l'omicidio della moglie Daniela Cadeddu a 21 anni di reclusione. Il pubblico ministero Sara Ghiani al termine della sua requisitoria aveva chiesto 24 anni di carcere.
L’agricoltore era reo confesso dell’assassinio della moglie. Nella precedente udienza l'accusa ha sostenuto che all’imputato dovessero essere riconosciute le attenuanti generiche in misura equivalente rispetto all’aggravante del legame coniugale.
Nel corso del processo il Pm ha ricostruito l’intera vicenda che risale all’alba del 5 febbraio del 2022, quando, Giorgio Meneghel, 54enne, uscì per andare al lavoro, ma poi tornò subito a casa, prese un grosso martello da muratore che teneva nella sua auto e, con quello, si diresse in camera da letto dove la moglie, Daniela Cadeddu, 51 anni, originaria di Cabras, stava dormendo. La colpì più volte alla testa. Subito dopo Meneghel avvertì i carabinieri con una telefonata al 112: «Venite, ho appena ucciso mia moglie». Venne arrestato e sin dal primo momento l’agricoltore collaborò con gli inquirenti. Disse che aveva ucciso Daniela, che amava profondamente, perché temeva di morire.