Natale con i tuoi ma lontano da casa: Elisabetta Canalis, Tittia, Bastianino Mossa e Tonino Fresu si raccontano
Anche nei piatti degli emigrati si respira la Sardegna
Sassari Come dice Bastianino Mossa, presidente della Fasi, il Natale per gli emigrati ha un sapore particolare. È il momento della festa, della condivisione, ma anche della nostalgia. Perché quando si vive lontani dal luogo delle proprie origini, dalla propria casa – per scelta o perché costretti – è facile essere travolti da un’ondata di sentimenti contrastanti. Abbiamo chiesto a quattro sardi che vivono lontano dall’isola che cosa provano in queste giornate. Sono persone dalle caratteristiche diverse, più o meno note, impegnate in ambiti differenti. Tra loro c’è chi in Sardegna si augura di rientrare presto e definitivamente, altri che invece hanno stabilito le proprie radici altrove. Ma una cosa li accomuna: lo stesso sentimento di affetto per l’isola e per la propria città-paese d’origine, culla dei ricordi più belli. Un legame speciale che celebrano anche a tavola in tante occasioni, in particolare durante le feste: pasta fresca, agnello, porcetto, i dolci della tradizione. Anche questo fa Sardegna, fa casa.
Di seguito le interviste ai quattro emigrati illustri: