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Grandi emozioni al concerto dei Tazenda organizzato dal Circolo La Quercia di Vimodrone

Grandi emozioni al concerto dei Tazenda organizzato dal Circolo La Quercia di Vimodrone

Con “Pitzinnos in sa gherra” il dolce omaggio a tutti i bambini costretti a subire i bombardamenti

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Vimodrone È stata una serata e una giornata di successo e di grande emozione quella del 6 gennaio scorso a Vimodrone: nel segno dei Tazenda e del ricordo di Andrea Parodi. Stracolmo l’Auditorium (piazza Piave 62) della cittadina lombarda che ha ospitato (a partire dalle 18) una serata in trio, la formazione decisamente più cameristica dello storico gruppo sardo che ha visto sul palco gli storici fondatori Gigi Camedda al piano e Gino Marielli assieme al nuovo frontman Nicola Nite alle chitarre ad accompagnare le loro tre voci.

La serata era organizzata dal Circolo dei sardi La Quercia di Vimodrone della Fasi (Federazione delle associazioni sarde in Italia) e con l’amministrazione comunale di Vimodrone. Ad introdurre il concerto, non a caso, è stato il presidente del Circolo Gianni Demartis che, dopo aver dato il benvenuto ai presenti e portato il saluto del sindaco Dario Veneroni, ha ringraziato tutti i componenti del direttivo, i soci volontari del Circolo La Quercia e il coordinatore della Fasi Carlo Casula, fondamentali alla buona riuscita la serata, assieme alla Protezione civile del Comune di Vimodrone, alla polizia locale e ai carabinieri. Ma soprattutto ha voluto essere sotto il palco Kekko dei Modà con i quali nel 2014 i Tazenda hanno condiviso la potente "Cuore e vento”.

Era presente alla serata anche Luca Parodi che, in collaborazione con la Fondazione Parodi, ha portato in piazza Unità d’Italia la mostra del Museo Multimediale Itinerante con una raccolta di immagini foto, video e di audio dedicati a ricordare Andrea Parodi, uno dei tre storici fondatori del gruppo scomparso nel 2006. Il concerto è stato l’apice di un tour che ha sperimentato la fortunata formula del trio forte della semplicità di una formazione raccolta che permette uno specialissimo contatto con il pubblico attraversando alcuni fra i maggiori successi della band sarda: tra questi ci sono gli intoccabili e sono proprio questi a regalare la possibilità di cantare, per la durata di un intero show, all'unisono col pubblico.

Ma nel corso dello spettacolo Gigi, Gino e Nicola parlano, improvvisano, si raccontano e mostrano quel lato delle loro personalità che pochi conoscono. Scherzano e svelano segreti, raccontano aneddoti e gemme per i fan più curiosi. Come non emozionarsi con la sempre purtroppo attuale "Pitzinnos in sa gherra”, l’omaggio dolcissimo e crudele a tutti i bambini costretti a vivere nella e di guerra; o non ballare con “Nanneddu meu”.

“Carrasecare” fa tornare tutti indietro nel tempo e “Mamoiada” riaccende la nostalgia nei sardi della diaspora. E poi, immancabile, c’è “Spunta la luna da monte”, brano iconico, versione in italiano della canzone “Disamparados”, scritta da Luigi Marielli, componente dei Tazenda, che la affidarono ancora inedita a Pierangelo Bertoli per presentarla al Festival di Sanremo 1991. Non può mancare “No potho reposare”, inno d’amore senza tempo, brano della tradizione popolare sarda reso immortale dai Tazenda prima e da una celebre interpretazione al suo ultimo concerto di Andrea Parodi. E poi c’è il tuffo nel mondo della spiritualità con la mistica “La ricerca di te”.

Ancora, l'allegra-amara "No la giamedas Maria” e l’inno alla natura e alla Sardegna Madre Terra. Poi, il duo Tazenda-Ramazzotti che ha raggiunto il primo posto in classifica con “Domo mia” e la amatissima “Cuore e vento”, con gli amici Modà, che presto è diventata un nuovo canto da condividere con il pubblico. E poi c’è l’amicizia personale e musicale condivisa con Fabrizio De André palpabile in “Monti di Mola”. Altra illustre e toccante collaborazione, oltre a Bertoli, Maria Carta, Renga, Ramazzotti, Grignani, Modà. Il tour è reso possibile grazie al supporto dell’assessorato alla Cultura della Regione autonoma della Sardegna e del Mibact.

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