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Scuole, una su 10 è “irraggiungibile” a causa dei trasporti inesistenti

di Salvatore Santoni
Scuole, una su 10 è “irraggiungibile” a causa dei trasporti inesistenti

La mappa: in 156 istituti si può arrivare soltanto con l’auto privata

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Sassari Le opportunità educative, e quindi l’equa possibilità di accesso all’istruzione, fanno rima con trasporti. Soprattutto nell’isola, dove sono circa il 10% gli edifici scolastici statali raggiungibili soltanto in auto, cioè dove non si può arrivare con un mezzo pubblico.

Per uno studente, vivere in un territorio distante da ferrovie o linee dell’autobus rappresenta un’obiettiva limitazione nelle possibilità di scelta del percorso di studi. A questo scopo, viene in aiuto un nuovo rilascio di dati da parte dell’istituto nazionale di statistica, sull’accessibilità a livello comunale rispetto alle principali infrastrutture di trasporto. Dati che sono stati analizzati dalla Fondazione Open Polis e che hanno dato vita a una mappa delle aree dell’isola più “emarginate” dal punto di vista dei collegamenti.

La mappa Secondo la mappatura, l’isola conta complessivamente 1.647 edifici scolastici statali. Di questi, 1.487 sono raggiungibili con almeno un mezzo alternativo all’auto privata. Mentre sono 156 le scuole completamente scoperte, circa il 10% del totale. Queste scuole sono spalmate su 79 Comuni, finiti in un’area “rossa” dove, di fatto, l’accesso all’istruzione è reso complicato dalla carenza di collegamenti.

Non accessibili L’analisi tiene conto anche dei Comuni classificati come “non accessibili”, considerati ultraperiferici. Di questi, in Sardegna sono 14 i Comuni con scuole non coperte al 100% da mezzi alternativi all’auto. Si tratta di scuole che si trovano a Benetutti, Santa Teresa Gallura, Aritzo, Arzana, Desulo, Dorgali, Ovodda, Talana, Ussassai, Gesico, Orroli, San Basilio e Villanova Tulo. Va molto peggio per i 18 Comuni che, invece, hanno tutte gli edifici scolastici completamente scoperti da trasporti pubblici: Alà dei Sardi, Bulzi, Monteleone Rocca Doria, Austis, Belvì, Gadoni, Meana Sardo, Orgosolo, Ortueri, Osidda, Lodine, Assolo, Asuni, Senis, Armungia, Burcei, Goni e Serri.

Ma ci sono scuole scoperte anche nelle città “polo”, che in teoria dovrebbe essere quelle con infrastrutture migliori rispetto alle altre. A Sassari, Cagliari e Carbonia ci sono complessivamente 12 edifici scolatici che, nonostante sia ubicati in città importanti, sono tagliate fuori da trasporti alternativi all’auto privata.

In Italia Mediamente – nell’anno scolastico 2022/23 – l’89,3% degli edifici scolastici italiani risulta potenzialmente raggiungibile con mezzi alternativi a quello privato, dai trasporti interurbani allo scuolabus, dai treni al trasporto pubblico locale. Questa quota varia in base al tipo di Comune. Una percentuale inferiore alla media si riscontra ad esempio tanto nei Comuni periferici quanto in quelli ultraperiferici. Mentre nei primi il dato è sostanzialmente allineato (89%), nei secondi scende di 2 punti (87,2%). Complessivamente, nei Comuni a oltre 40 minuti dai poli l’88,7% degli edifici risulta collegato ai mezzi pubblici. La percentuale scende se oltre alla perifericità si considera la mancanza di infrastrutture di trasporto.

Nei Comuni a oltre 40 minuti dai poli che sono anche carenti di infrastrutture autostradali e ferroviarie, la quota di edifici scolastici collegati con mezzi alternativi a quello privato scende all’88,1%. Una cifra importante, e comunque fortemente differenziata a livello locale.
 

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