Intelligenza artificiale: rischiosa nello studio, è ancora lacunosa
L’incontro con gli esperti di Abinsula
Nel corso di un incontro organizzato nell’ambito del progetto La Nuova@Scuola con Abinsula, si è parlato di intelligenza artificiale.L’intelligenza artificiale, per come è strutturata in questo momento, non può essere utilizzata da sola per sostituirci nel fare i compiti assegnati dai docenti o nel ricercare e riassumere delle informazioni in vista di un’interrogazione. Presenta infatti delle falle importanti che ci negano questa possibilità, come per esempio la mancanza di livelli di importanza delle varie informazioni in quanto non è presente alle spiegazioni dei docenti e non è capace di sapere quali informazioni sono da centralizzare nella ricerca. Un altro problema è l’imprecisione nel riassumere le informazioni; per esempio mi è capitato di usare chatgpt per velocizzare lo studio ma essa ha tralasciato, durante il processo, informazioni importanti. Ovviamente può essere utilizzata come strumento ausiliario, per esempio per creare degli esercizi per testare la nostra conoscenza in previsione di una verifica. Non nego che le intelligenze artificiali potranno un giorno diventare abbastanza funzionali da superare queste falle, ma per ora le nostre docenti possono stare tranquille. Marco è uno studente del liceo scientifico “Giovanni Spano” di Sassari