Pale eoliche accanto alla basilica di Saccargia: il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Regione, via libera al progetto
Passa la linea del Governo Draghi: a prescindere dalla vicinanza con siti archeologici è «prevalente l'interesse all'incremento delle fonti di energia rinnovabili»
Sassari Il Consiglio di Stato sposa la teoria del Governo Draghi sulle pale eoliche in Sardegna: a prescindere dalla vicinanza con siti archeologici, è «prevalente l'interesse all'incremento delle fonti di energia rinnovabili». A Palazzo Spada viene respinto il ricorso della Regione Sardegna e arriva il via libera al progetto di ''potenziamento del Parco eolico Nulvi Ploaghe'' proposto da Erg Wind Energy ed Erg Wind Sardegna.
L'arrivo di nuove pale eoliche nel Sassarese, tra la basilica romanica di Saccargia e diversi nuraghi, aveva creato divisioni nel Governo. Per il Ministero della Cultura l'area dell'intervento è «ricca di insediamenti e di testimonianze di epoca antica che rappresentavano un importante patrimonio archeologico da tutelare»'. Il Ministero per la Transizione energetica, invece, sottolineava «'l'interesse pubblico all'incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili, quale permanente obiettivo primario a livello nazionale e comunitario».
Il Governo Draghi, che vedeva Alessandra Todde come viceministro allo Sviluppo economico, il 12 marzo 2022 aveva scelto di seguire la linea del Mite. L'assalto degli impianti eolici alla Sardegna è stato uno dei temi caldi della campagna elettorale per le Regionali perché il Governo ha preso il pallino in mano e impone "dall'alto” la realizzazione di opere contestate dai territori. La Sezione Quarta del Consiglio di Stato ha dato ragione all'esecutivo respingendo il ricorso della Regione Sardegna, che dovrà versare 8mila euro alle due società coinvolte e altrettanti «in favore del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica con la Presidenza del Consiglio dei ministri».