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Continuità aerea, la preoccupazione dei sindacati: «Va ripensata con qualità e servizi»

di Andrea Sini
Continuità aerea, la preoccupazione dei sindacati: «Va ripensata con qualità e servizi»

Dopo l’aggiudicazione del bando Cgil, Cisl e Uil concordi: «Ribassi esagerati, così si rischia il caos»

02 agosto 2024
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Sassari Maggiori garanzie per i passeggeri, una cabina di regia guidata dalla regione, una rivisitazione complessiva delle norme e una preoccupazione di fondo che potrà essere allontanata solo con queste condizioni. Il risultato del bando per la continuità territoriale aerea tra la Sardegna e gli scali di Roma Fiumicino e Milano Linate non fa dormire sonni tranquilli ai sindacati.

La “piccola” Aeroitalia fa la voce grossa, con tre tratte portate a casa su quattro, e contestualmente resta irrisolto il nodo legato ad Alghero. «Urge una trasformazione e rivisitazione legge – dice Arnaldo Boeddu (Filt Cgil) –. La gara e le premialità vanno pensate per aziende strutturate, in grado di garantire servizi aggiuntivi: dagli aeromobili ai call center funzionanti, dal rispetto del contratto nazionale per i lavoratori, sino ai servizi particolari come il trasporto dei barellati. In tutto questo, la regione deve organizzare una piattaforma sulla quale fare viaggiare un piano di prenotazione unica per la Sardegna, che comprenda tutte le compagnie presenti. Alghero? Io da tempo sostengo che serva un bando unico, che riequilibri i rapporti di forza e tuteli l’anello debole. Per quanto riguarda l’esito di questa gara, l’unica nota positiva riguarda l’assorbimento da parte di Aeroitalia di parte dei lavoratori ex Air Italy».

«La ricollocazione di quei dipendenti – sostiene William Zonca, segretario generale di Uiltrasporti Sardegna – dovrebbe essere a mio avviso inserito come punteggio premiante, non può essere certo una leva di ricatto o una medaglia per ottenere maggiore attenzione. Anche perché c’è da discutere di quali contratti vengono applicati e di quale tipologia di contrattazione stiamo ragionando. Noi siamo fortemente preoccupati per la situazione attuale, denunciamo da tempo il fatto che questo bando non è adatto alla Sardegna, tanto meno lo è una gara al massimo ribasso. Non si può fare riferimento solo alla parte economica, bisogna pensare prima di tutto alla qualità del servizio offerto. Ricordiamoci che la continuità è un asset strategico fondamentale per la Sardegna che non può essere gestito in maniera superficiale, attraverso bandi che in questi anni non hanno fatto altro che far decrescere i servizi e le tutele per i passeggeri».

Preoccupazioni simili vengono espresse dalla Cisl isolana: «Con una gara fatta secondo le regole precedenti non potevamo attenderci un esito molto diverso – dice il segretario regionale Pierluigi Ledda –. Aeroitalia sembra evidenziare potenzialità e strumenti minori rispetto a quelli che servono per garantire ai sardi quel tipo di servizi. Questo senza nulla togliere alla compagnia, che chiaramente si presenta alle gare sulla base delle regole del bando e sulla base di queste regole si è aggiudicata tre rotte. Resta però, a monte, la necessità che la Regione si attrezzi per affrontare in maniera compiuta il tema della continuità rapportandosi con lo Stato e mettendo in discussione i presupposti che si stanno creando. La Sardegna ha ricevuto questa patata bollente ma non le risorse. Invece questa partita non può essere giocata senza che lo Stato si renda conto che la nostra isola ha bisogno di un sistema che la tolga dall’isolamento».

«Questi enormi ribassi – aggiunge Ledda – dicono due cose: o si è partiti da una base troppo alta, oppure c’è il serio rischio che questa compagnia nel tempo non sarà in grado di gestire la partita. Quelle risorse andavano riorganizzate in maniera differente, tenendo conto che negli ultimi anni a ogni rinnovo ci sono stati sempre problemi. Per quanto riguarda aeroporti, dobbiamo mettere insieme il sistema di ospitalità con il sistema di trasporto, va fatto un ragionamento di sviluppo complessivo dei territori».

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