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Sanità

Pronto soccorso, 6,5 milioni per i medici a gettone ma l’emergenza resta

Pronto soccorso, 6,5 milioni per i medici a gettone ma l’emergenza resta

Le risorse per potenziare i servizi: alla Gallura un terzo dei fondi, poi Oristano, Sulcis e Nuoro

23 ottobre 2024
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Cagliari Per i Pronto Soccorso sardi sono in arrivo 6,5 milioni per potenziare i servizi, con l’ingresso di medici pagati a ore. Le Asl interessate sono la Gallura (2 milioni), Nuoro (1,1), Oristano (1,7), Medio Campidano (342mila euro) e Sulcis (1,2 milioni). Ares (l’azienda regionale della salute, che fornisce servizi di vario genere a tutte le Asl) ha varato la gara due giorni prima di Ferragosto, dopo “incomprensioni tra la stessa Ares e l’assessorato alla sanità, che avevano portato prima alla sospensione della procedura poi, dopo poche ore, alla sua riattivazione.

Le offerte da parte dei privati dovevano arrivare entro il 9 settembre. In questi giorni Ares sta valutando la parte tecnica delle offerte, dopo aver valutato i documenti amministrativi, e poi procederà alla valutazione della parte economica. Solo al termine della terza fase, oggi siamo alla analisi della seconda, si potrà stilare l’elenco delle imprese partecipanti con i punteggi attribuiti alle due offerte e con il punteggio finale e definitivo. Una procedura che dovrebbe concludersi in brevissimo tempo.

Il bando regionale per tutti i presidi ospedalieri prevede un bando annuale, un prezzo di base d’asta di 85 euro l’ora, ma si differenzia per ore mensili assegnate e turni. Secondo Ares questa somma è sufficiente per garantire la copertura delle esigenze di ciascun presidio ed evitare disfunzioni, sia nei periodi di “punta” che in quelli ordinari dei Pronto soccorso. Per ogni Asl sono state individuate, oltre alle somme, anche i carichi di ore attribuite, i turni complessivi finanziati e le ore previste per ciascun turno.

Gallura Si prevedono 672 ore mensili per tutti i tre Pronto Soccorso. Al Giovanni Paolo II, distribuiti su 14 turni, così come al Paolo Dettori e al Paolo Merlo.

Nuoro Al San Francesco 672 ore mensili su 7 turni, mentre per il San Camillo di Sorgono 480 ore per 10 turni.

Oristano 672 ore anche al San Martino e al Delogu, ore che si dimezzano al Mastino di Bosa, che ne avrà a disposizione 336 mensili, sempre con 7 turni, come gli altri pronto soccorso della provincia.

Medio Campidano Nell’unico Pronto Soccorso del territorio e della Asl, 336 ore mensili per 7 turni.

Sulcis Nei due presidi ospedalieri dove insistono altrettanti punti di emergenza-urgenza, diverse ore per il Sirai di Carbonia, 768 ore mensili, per 8 turni, e il Cto di Iglesias, 480 ore per dieci turni. Quasi tutte le Asl, e i relativi Pronto Soccorso, hanno turni, per la gara in corso, di 12 ore, tranne il San Francesco dove si prevedono turni di 24 ore, così come al San Martino, al Delogu, e al Sirai.

I professionisti che svolgeranno questo incarico interverranno solo sui cosiddetti codici minori: quelli che nel triage del Pronto soccorso corrispondono ai colori bianco e verde. Agli operatori è richiesta, tra le altre mansioni una esperienza nella gestione del servizio medico 24 ore su 24, in punti di primo soccorso o Pronto soccorso, di almeno tre anni.

Il costo finale per la Regione potrebbe arrivare a quasi 10 milioni di euro. Oltre alla base d’asta di 6,5 milioni vengono messi a bilancio altre due voci: il valore della somma aggiuntiva in caso di modifica retributiva dell’appalto, non superiore a un quinto del valore complessivo dell’appalto stesso, il cosiddetto “quinto d’obbligo”, che vale 1,3 milioni e una opzione per la sua estensione oltre il limite definito, un anno, che arriva a quasi due milioni. (gcen)

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