La Nuova Sardegna

Chiesa

I fedeli di San Donato e San Sisto sul prete scomunicato: «Mai prediche complottiste»

di Francesco Zizi
I fedeli di San Donato e San Sisto sul prete scomunicato: «Mai prediche complottiste»

I parrocchiani parlano di don Fernando Maria Cornet: «Siamo tristi, è un uomo gentile, ci siamo affezionati»

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Sassari Un fulmine a ciel sereno per i fedeli delle parrocchie di San Donato e San Sisto, dove l’ormai ex parroco Fernando Maria Cornet celebrava le funzioni religiose. Gli accoliti delle due chiese del centro storico non si aspettavano che il loro parroco ricevesse una sanzione così dura da parte del papa. «Eravamo sicuramente consapevoli delle sue idee, ma durante le messe non ha mai fatto discorsi complottisti per questo è stata una notizia inaspettata – chiarisce una fedele della chiesa di San Sisto –. Non ha neanche mai parlato di politica o attualità».

La chiesa di San Donato chiusa da ormai diversi anni viene aperta solo in caso di funzioni religiose straordinarie, mentre in quella di San Sisto due volte al giorno, tutti i giorni don Cornet celebrava messa. Un uomo riservato ma allo stesso tempo disponibile e solidale, è questo il quadro che emerge dai racconti dei fedeli. «È una persona gentilissima che si è sempre messa al servizio degli altri – spiega un anziano – certo, aveva le sue idee particolari con cui molti non erano d’accordo, ma nelle funzioni religiose era impeccabile, e per noi fedeli era questo quello che contava. E poi non ha mai escluso nessuno, accoglieva tutti indistintamente».

Dispiacere e frustrazione anche tra i parrocchiani più vicini all’ex parroco: «Ci eravamo affezionati a lui, siamo veramente tristi di questa notizia. Anche perché polemiche di questo tipo non fanno bene alle chiese del centro storico dove il numero dei fedeli che partecipano alle messe si è notevolmente ridotto negli ultimi anni». Se tra i fedeli c’è unanimità sul giudizio della persona e del suo operato da parroco, ci si divide sulla dura sanzione che Fernando Cornet ha ricevuto. Tra le comitive di anziani che ogni mattina affollano le panchine di piazza Sant’Antonio, nella parte bassa del centro storico, monta infatti un’appassionata discussione tra giustizialisti e garantisti del diritto canonico. «Non sono d’accordo con la decisione di sollevarlo dal suo incarico – spiega uno di loro – alla fine aveva solo pubblicato un libro, per chi combina guai più grossi spesso le sanzioni non sono così dure».

Ribatte stizzita un’anziana assidua frequentatrice della chiesa di San Sisto: «Assolutamente no, se hai quel ruolo devi rispettare le regole e la gerarchia delle cariche, sarebbe come se un carabiniere attaccasse il presidente della Repubblica. Io il don lo conoscevo ed è una persona bravissima, ma deve prendersi le sue responsabilità». Intanto anche sul web le reazioni si dividono tra i sostenitori dell’ex don Cornet, e chi pensa che la sanzione consegnata ufficialmente ieri mattina dal vescovo Gian Franco Saba tramite una lettera, sia stata giusta.

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