La Nuova Sardegna

L’intervento

Fucilate a Cumbidanovu, Matteo Salvini: «Nessuno pensi di intimidire chi combatte per una Sardegna moderna»

Fucilate a Cumbidanovu, Matteo Salvini: «Nessuno pensi di intimidire chi combatte per una Sardegna moderna»

Il ministro mostra «totale solidarietà» agli operai colpiti dall’azione intimidatoria nel cantiere della diga «che avevo visitato personalmente e che seguo con costanza e interesse»

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Orgosolo Arriva la «totale solidarietà» del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, «agli operai di Cumbidanovu, alla loro impresa e a tutta la comunità sarda dopo i colpi di Ak47 che sono stati sparati contro il cantiere della nuova diga che avevo visitato personalmente e che seguo con costanza e interesse».

Il riferimento è all’azione intimidatoria di ieri, giovedì 14 novembre, quando sono stati sparati alcuni colpi di fucile contro le auto degli operai al lavoro nel cantiere della diga. «Nessuno pensi di intimidire chi combatte per una Sardegna più moderna, dopo i troppi No degli ultimi decenni che hanno rallentato l'isola e tutta Italia. Andiamo avanti, più forte di prima», questo il messaggio del ministro.

L’episodio di Cumbidanovu si unisce a quello di questa mattina, dove un operaio di Forestas, Giovanni Maria “Banne” Puddu, è stato raggiunto da tre colpi di fucile mentre era nella sua auto nell’area tra Orgosolo e Montes. Ora l’uomo, 66 anni, si trova in gravi condizioni all’ospedale San Francesco di Nuoro. 

In serata è arrivata anche una ferma condanna da parte del sindaco di Orgosolo, Pasquale Mereu, nei confronti «di queste azioni e dei loro esecutori». (p.ard.)

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