La Nuova Sardegna

Un set naturale

La Sardegna è l’isola degli spot: ecco quelli più famosi

di Claudio Zoccheddu

	Lo spot di Sorrisi e Canzoni girato nel golfo di Marinella
Lo spot di Sorrisi e Canzoni girato nel golfo di Marinella

Bellissimi e indimenticabili gli sfondi perfetti per le pubblicità più iconiche

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Sassari Paesaggi da cartolina un po’ ovunque, angoli di paradiso sapientemente dispensati da Madre Natura, set naturali a un tiro di schioppo l’uno dall’altro. Caratteristiche uniche che hanno permesso all’isola di garantire sfondi da urlo per film entrati nella storia del cinema. Il mondo della pubblicità, poi, ha fatto altrettanto. E alcuni “spot” girati in Sardegna sono entrati nell’immaginario collettivo di tutti gli italiani. Elencarli tutti è praticamente impossibile, anche perché quasi sempre la pubblicità promuove i prodotti, non i territori, ma nel corso degli anni sono state girate réclame talmente inossidabili da influenzare anche il linguaggio, dall’ antico vaso che andava portato in salvo (spot dell’ Amaro Montenegro girato a Cala Domestica) agli amigos impegnati nella siesta che rispondono seccati con un ermetico “mira el dito” (spot dell’ Estathè girato a Punta Molentis) fino alla mitica pubblicità Omnitel della Summer Card (archeologia della telefonia per i nati dopo gli anni ’80) con Megan Gale a Villasimius.

E ancora, il C ornetto Algida e Tv Sorrisi e Canzoni che erano di casa nel golfo di Marinella per finire con un numero imponente di marchi automobilistici, tra cui gli spot di Jaguar e Ferrari.

Nel corso degli anni la pubblicità si è evoluta e ha prodotto piccoli capolavori come quello di “ Ichnusa, anima sarda”, girato tra Porto Ferro, Alghero, Mamoiada, Orgosolo e Barumini che nel 2017 valse il Kay Award (una sorta di Oscar della pubblicità) all’ agenzia Leo Burnett che lo produsse. Per non restare da parte, anche la Regione ha provato ad emulare i successi pubblicitari producendo spot dal forte sentimento di appartenenza con Caterina Murino nei panni di un mamuthone. Un spot costato più di due milioni di euro, per la verità piuttosto criticato nell’isola ma capace di vincere, nel 2022, sei premi “ Mediastars”, quasi i “ David” della pubblicità. E, infine, sono arrivate le pubblicità aggressive, cioè quegli spot definiti “discutibili dal punto di vista morale ma non da quello legale”. Un esempio locale è l’umorismo nero della sassarese Ac System, che per reclamizzare i condizionatori ha puntato sullo slogan “Chi sta bene con questo caldo è nonno sotto terra”. Infine, l’epica disfida dei dentisti che va in onda tutti i giorni sulle tv regionali e locali in cui due professionisti sardi dialogano, si fa per dire, a colpi di spot.

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