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Taglio dei tassi, Codacons: «Una boccata d’ossigeno, ma non basta»

di Andrea Sini
Taglio dei tassi, Codacons: «Una boccata d’ossigeno, ma non basta»

La presidente regionale Diana Barrui: «I rialzi degli ultimi 2 anni pesano tanto sulle famiglie»

21 novembre 2024
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Sassari «Il taglio dei tassi è un’ottima notizia, ma per colmare i rialzi che sono stati imposti nei due anni appena trascorsi sarebbe necessario che il trend proseguisse ancora a lungo». L’avvocata Diana Barrui, presidente di Codacons Sardegna, prova a guardare al di là dei dati più recenti. La costola isolana dell’associazione a tutela dei consumatori, che tra breve aprirà a Cagliari la terza sede (è già presente a Sassari e Tortolì), segue da tempo con attenzione le dinamiche legate ai mutui e ai tassi d’interesse.

«Come sottolineato anche dal nostro presidente nazionale Carlo Rienzi, per alcune tipologie di mutuo a tasso variabile la maggiore spesa ha raggiunto nel corso del 2024 i 5mila euro l’anno rispetto ai tassi medi di fine 2021. In tutto questo periodo – prosegue Diana Barrui – le famiglie hanno avuto enormi disagi, in tanti si sono ritrovati la rata del mutuo addirittura raddoppiata rispetto al momento in cui avevano contratto il mutuo stesso. È necessario arrivare a una stabilizzazione, e per far questo sono necessari ulteriori tagli sia nel breve che nel medio periodo».

Dopo lo stop di agosto, il trend discendente dei tassi di interesse sui mutui è comunque proseguito: dal record del 4,92% di novembre 2023 si è arrivati al 3,82% di settembre. «In termini di impatto sul costo dei mutui – spiega ancora la responsabile del Codacons Sardegna –, su un finanziamento da 125mila euro a 25 anni, si tratta di un risparmio di circa 77,5 euro sulla rata mensile, pari a -930 euro annui. Una boccata d’ossigeno, ripeto, da considerare come un punto di partenza».

Il taglio dei tassi dello 0,25% da parte della Bce deciso a metà ottobre determina invece un risparmio, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra -156 e -324 euro. «Se il finanziamento ha una durata di 30 anni – è stato spiegato –, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua». L’altro grosso problema riscontrato dalla famiglie è addirittura preliminare, perché riguarda l’accesso stesso al mutuo.

«Questo resta un problema annoso – conferma Diana Barrui –. È sufficiente essere in ritardo su una rata del finanziamento dell’auto, per fare un esempio, per avere una segnalazione. A quel punto diventa davvero complicato ricevere dalla banca persino il finanziamento per l’acquisto della prima casa».

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