Crisi, i “piccoli” alzano la voce «Noi protagonisti in coalizione»
SASSARI. «Confermata la disponibilità a sostegno del Sindaco, sempre peraltro supportato dai partiti minori (di cui ormai non si cita neppure la sigla ma vengono definiti “monogruppo”) che...
SASSARI. «Confermata la disponibilità a sostegno del Sindaco, sempre peraltro supportato dai partiti minori (di cui ormai non si cita neppure la sigla ma vengono definiti “monogruppo”) che responsabilmente hanno garantito allo stesso di poter governare per un anno e mezzo, si vuole ricordare che i "monogruppo" rappresentano 5 partiti con rappresentanze regionali e a tutti i livelli di governo che di fatto costituiscono un gruppo unico in consiglio comunale (il secondo dopo il PD) che hanno sempre mantenuto gli impegni assunti anche sottoscrivendo nero su bianco note stampa e onorato documenti politici consegnati al Sindaco». Fanno la voce grossa i piccoli del consiglio, che tanti piccoli non sono e pur ritendendo doveroso: «equilibrare un’amministrazione con due esponenti in giunta o un assessore e la Presidenza del Consiglio in rappresentanza dei 5 partiti su 6 che compongono la coalizione», ritengono altrettanto importante «riportare ancora una volta l'attenzione e la concentrazione sugli aspetti programmatrici e gli obbiettivi principali del mandato per risolvere i problemi della città di Sassari che è la priorità dell'IdV dell’Upd, ci Cd di Sel e del PdS».
Un distinguo importante, con i piccoli che non ci stanno a farsi mettere ai margini el dibattito sul nuovo corso.
E, a proposito di distinguo, arriva quello del consigliere Pierpaolo Bazzoni, che “aggiorna” la sua collocazione all’interno del Pd e, pur confermando che il suo impegno politico al servizio della città di Sassari in qualità di consigliere comunale eletto nelle liste del Partito Democratico continuerà a svolgersi al meglio possibile, chiarisce di non sentirsi facente parte dell’area del partito che fa riferimento al consigliere regionale Salvatore Demontis.
E, rimanendo nel campo delle precisazioni, una è d’obbligo, ieri il coordinatore cittadino dei Riformatori è stato erroneamente chiamato Michele Paba. Il suo nome, chiaramente, è Saba e ci scusiamo per il refuso.