In tribunale 200 studenti per la giornata europea
SASSARI. Hanno voluto sapere tutto sul fenomeno immigrazione in Italia e in Europa e sui risvolti dal punto di vista della giustizia. Hanno chiesto chiarimenti sulla figura del magistrato e sul suo...
SASSARI. Hanno voluto sapere tutto sul fenomeno immigrazione in Italia e in Europa e sui risvolti dal punto di vista della giustizia. Hanno chiesto chiarimenti sulla figura del magistrato e sul suo rapporto con la stampa e hanno anche chiesto che venisse loro spiegato come funziona la giustizia civile quando si parla di tutela dei figli.
Si è svolta così, nell’aula della corte d’assise di Sassari, la giornata europea della giustizia civile. Tra le mille curiosità di decine di studenti che hanno affollato il palazzo di giustizia per celebrare questo importante evento. Un’iniziativa che intende fornire ai cittadini europei la possibilità di comprendere più chiaramente i loro diritti (per esempio il diritto di famiglia, quello di proprietà, quello di successione, i diritti del paziente) e come funziona realmente il sistema giuridico (l’accesso alla giustizia, la mediazione, l’esecuzione di decisioni giudiziarie). Un modo, quindi, per educare e informare le persone sui loro diritti quotidiani.
Queste le scuole che hanno aderito all’iniziativa: convitto nazionale “Canopoleno”, Liceo “Margherita di Castelvì”, Istituto statale commerciale “G. Dessì A. Lamarmora” e l’istituto “E. Fermi” di Alghero, per un totale di oltre 180 studenti delle classi superiori, accompagnati dai rispettivi docenti.
Hanno partecipato al dibattito il presidente del tribunale Pietro Fanile, il presidente del consiglio dell’ordine forense, l’avvocato Mariano Mameli, il magistrato coordinatore della seconda sezione civile Giuseppina Sanna. A curare l’organizzazione dell’evento è stato il direttore amministrativo Vilia Pettazzi che da anni si occupa, tra le altre cose, di pianificare al meglio questa giornata.
La partecipazione degli studenti è stata davvero esemplare. Hanno seguito con grande attenzione le relazioni dei magistrati e dell’avvocato Mameli e hanno posto numerose domande su svariati temi quali lo “jus soli”, l’imparzialità del magistrato nelle sue decisioni, la lentezza della giustizia civile, i conflitti familiari con particolare riguardo alla tutela dei figli, anche nei casi di un genitore che abbandona la prole e si trasferisce all’estero. E hanno anche voluto sapere come il magistrato vede la giustizia dalla parte del cittadino.
Sono state richieste inoltre – in particolare a Mariano Mameli – alcune spiegazioni circa la professione dell’avvocato e il suo parere sulla lentezza della giustizia civile e sulla imparzialità del giudice.