La Nuova Sardegna

Sassari

Primo maggio a Nostra Signora di Castro

Primo maggio a Nostra Signora di Castro

Tula prepara il pellegrinaggio al santuario che ogni anno accoglie i fedeli del territorio

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TULA. Tutto è pronto in paese, con numerose comitive già da giorni all'opera, per la miglior riuscita del tradizionale pellegrinaggio del Primo Maggio (che domani coincide con la domenica) a Castro, il santuario che sorge al confine tra i territori di Tula e Oschiri a cui lo storico complesso fa capo.

La manifestazione molto sentita dalle famiglie ed in specie dagli appartenenti al mondo del lavoro, sia in attività che in pensione, richiama ogni anno tanta gente anche dai paesi vicini.

Nell’occasione si rinnovano e si rinforzano i vincoli di amicizia e fratellanza fra le varie comunità proprio nel segno del Santo protettore dei lavoratori.

I gruppi dei fedeli tulesi, guidati da don Giacomo Fara che sarà assistito dagli animatori parrocchiali, si ritroveranno alle 8, nel piazzale della chiesa dedicata a Sant'Elena Imperatrice. Da qui poco dopo partirà il lungo corteo.

La decina di chilometri che separano Tula dalla medievale basilica giubilare di “Nosthra Signora ‘e Crastha” saranno percorsi tra canti e preghiere in buona parte in limba. Alle 11 don Fara celebrerà la messa solenne che, come spesso accade, dimostrandosi lo spazio interno del tempio insufficiente a contenere la gran massa dei presenti, verrà officiata all’aperto.

L’ampio e panoramico spiazzo antistante il complesso sarà come di consueto occupato dalle bancarelle de “sos bendiolos” che offriranno più che altro dolci, giocattoli e chincaglieria varia.

Conclusione con il pranzo a sacco con cibi preparati da giorni dalle massaie tulesi sulla base delle tipiche ricette di derrate a lunga durata destinate in specie ad uso e consumo degli agricoltori e dei pastori del Logudoro.

Gerolamo Squintu

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