Vaccini, caos davanti alle Cliniche San Pietro
Agli ambulatori dell’Aou insieme ai fragili sono arrivate 250 persone che avevano prenotato al Cup
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SASSARI. Nel punto vaccinale Aou delle Cliniche di San Pietro ieri mattina erano pronti per una normale giornata di lavoro, ma improvvisamente la situazione si è rivelata molto più complicata e davanti al gazebo si è radunata improvvisamente una folla di trecento persone impaziente e disordinata, con le distanze di sicurezza che sono immediatamente saltate insieme all’idea di mettere tutti incolonnati in file ordinati.
Caos che si è risolto solo a fine mattinata solo grazie all’intervento congiunto dell’Aou, che ha aperto un ambulatorio in più per aumentare il ritmo delle vaccinazioni, e della Polizia locale, intervenuta per mettere un po’ di ordine all’esterno dove la gente, spazientita dalla situazione e dall’attesa, stava cominciando a perdere la calma. Una situazione nata da una concomitanza di cause, perché l’arrivo di tutta quella gente alle Cliniche non era stato preventivato; tra l’altro all’Aou nelle scorse settimane sono transitate diverse categorie (per esempio gli insegnanti e forze dell’ordine) ma adesso è arrivato lo stop governativo per quel tipo di servizio e si è passati alle fasce d’età. Ieri mattina erano attese così una cinquantina di persone appartenenti alle categorie fragili, alle quali poi si sono aggiunte inaspettatamente altre 250 persone mandate dal Cup tramite prenotazione. In più, come spesso sta capitando, diverse persone si sono presentate con largo anticipo rispetto all’orario assegnato e a metà mattina la situazione si stava surriscaldando perché per qualcuno l’attesa si stava prolungando oltre le due ore.
L’Aou ha deciso così di aumentare il numero degli ambulatori a disposizione portandoli da quattro a cinque, mentre dal comando della Polizia locale è arrivata una pattuglia grazie alla quale si è ricreato un po’ di ordine davanti all’ingresso dello stabile.
Caos che si è risolto solo a fine mattinata solo grazie all’intervento congiunto dell’Aou, che ha aperto un ambulatorio in più per aumentare il ritmo delle vaccinazioni, e della Polizia locale, intervenuta per mettere un po’ di ordine all’esterno dove la gente, spazientita dalla situazione e dall’attesa, stava cominciando a perdere la calma. Una situazione nata da una concomitanza di cause, perché l’arrivo di tutta quella gente alle Cliniche non era stato preventivato; tra l’altro all’Aou nelle scorse settimane sono transitate diverse categorie (per esempio gli insegnanti e forze dell’ordine) ma adesso è arrivato lo stop governativo per quel tipo di servizio e si è passati alle fasce d’età. Ieri mattina erano attese così una cinquantina di persone appartenenti alle categorie fragili, alle quali poi si sono aggiunte inaspettatamente altre 250 persone mandate dal Cup tramite prenotazione. In più, come spesso sta capitando, diverse persone si sono presentate con largo anticipo rispetto all’orario assegnato e a metà mattina la situazione si stava surriscaldando perché per qualcuno l’attesa si stava prolungando oltre le due ore.
L’Aou ha deciso così di aumentare il numero degli ambulatori a disposizione portandoli da quattro a cinque, mentre dal comando della Polizia locale è arrivata una pattuglia grazie alla quale si è ricreato un po’ di ordine davanti all’ingresso dello stabile.