Sassari, tra corso Vico e via XXV Aprile la nuova porta della città
Ecco il progetto definitivo per il recupero dell’ex centrale elettrica. Lavori da 5 milioni nel cuore pulsante del futuro centro intermodale
Sassari Sarà il cuore pulsante del nuovo centro intermodale e, negli auspici dei progettisti, la nuova porta di ingresso per il centro storico e tutta la città. La forma del piano da 4,8 milioni per la riqualificazione dell’ex centrale elettrica, tra corso Vico e via XXV Aprile, è ormai quasi quella finale. A fine dicembre, i progettisti dello studio salentino Archistart e della sassarese MB Engineering hanno presentato al Comune il progetto definitivo. A inizio febbraio, Palazzo Ducale ha convocato la conferenza di servizi in forma asincrona che si è conclusa sabato e di cui ancora non si conosce l’esito.
Se tutto andrà per il verso giusto, mancheranno solo il progetto esecutivo e l’appalto: l’inizio dei lavori è stato stimato per settembre e la conclusione per la fine dell’estate 2026, fra due anni. «Una nuova porta urbana» spiegano i progettisti. In grado di funzionare sia come attrattore indipendente di persone, attraverso la presenza di servizi, che come snodo in uscita: per chi lascerà la città, raggiungendo le vicine stazioni ferroviaria e degli autobus, e per chi deve farci ingresso, passando per Sant’Apollinare o per l’asse di Santa Maria di Betlem. Un corridoio che consentirà di attraversare la linea di frattura rappresentata dalla ferrovia, attraverso un sistema di scale e ascensori che colmerà il divario altimetrico fra via XXV Aprile, in basso, e corso Vico e il resto della città, in alto. Al piano terra, sul lato nord più vicino alla stazione ferroviaria, gli spazi saranno dedicati alla mobilità: ci sarà una ciclostazione, un hub di ricarica per mezzi elettrici e di sharing, la biglietteria dei servizi di trasporto pubblico presenti nel centro intermodale, un deposito bagagli e i servizi igienici. Nel corpo sud, ci sarà un’area dedicata agli armadietti per gli sportivi che frequenteranno la zona e una caffetteria. Tutti i locali saranno raggiungibili dall’esterno, anche quando il vasto corridoio interno sarà chiuso del tutto o parzialmente.
Al piano superiore, sarà realizzato un soppalco in grado di assumere diverse funzioni: uffici per il co-working, organizzazione di convegni o ancora di mostre ed esposizioni. La hall centrale potrà inoltre ospitare eventi di vario genere, anche artistici e culturali. Tutti discorsi validi anche per l’area esterna che, nella fascia Sud, secondo gli auspici dei progettisti, dovrebbe essere dedicata agli eventi e alle attrezzature sportive.
Questo aspetto, al momento, è l’unico che presenta qualche difficoltà. Le condizioni dell’ex centrale erano talmente critiche, che il restauro dell’immobile costerà più del previsto. Così, i 4,8 milioni non basteranno per intervenire sull’area esterna, che resterà fuori dall’appalto. Il Comune è già alla ricerca di altre risorse.