Emergenza furti a Sassari: «Più luci e telecamere, ma anche vetrine anti-sfondamento»
Dopo il vertice, la prefetta: «Anche cittadini e commercianti possono fare la loro parte nella prevenzione dei reati. Il furto in largo Cavallotti? Non c’è una particolare insicurezza in quell’area»
Sassari Illuminazione più efficace, altre telecamere e più auto delle forze dell’ordine in giro, non solo polizia e carabinieri ma anche la polizia locale. Ma anche un appello ai cittadini, per segnalazioni tempestive e ai commercianti, per l’installazione di misure di difesa passiva nei loro negozi. È quanto emerso al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri in piazza d’Italia per esaminare l’escalation di furti che ha colpito i negozi di centro storico, centro e Predda Niedda.
La prefetta G
razia La Fauci si è rivolta ai sassa resi : «Altrettanto importante è il contributo che possono dare nella prevenzione dei reati sia i cittadini, segnalando alle forze dell’ordine tramite il numero unico di emergenza “112”, situazioni che possano preludere ad azioni criminali, sia i commercianti, rafforzando le difese passive degli esercizi, installando saracinesche e vetrine antisfondamento».Oltre alla prefetta e ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, hanno partecipato alla riunione il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia e l’amministratore della Città metropolitana Gavino Arru.
«È stato convenuto che un efficiente sistema di illuminazione pubblica e di videosorveglianza costituisce comunque un importante deterrente al compimento di reati predatori – si legge nella nota della prefettura - e sul punto il sindaco ha confermato l’impegno del Comune. Accanto a tali interventi di sicura utilità, è stata disposta una intensificazione dei servizi di controllo del territorio delle forze di polizia, coinvolgendo anche la polizia locale. Con riferimento in particolare al furto avvenuto nel negozio di largo Cavallotti, il consesso ha rimarcato che l’azione delittuosa non è stata agevolata da particolari condizioni di insicurezza dell’area»