La Casa della Fraterna solidarietà diventa maggiorenne e installa la 1500esima dentiera
Ogni giorno qui si sfamano 300 famiglie. L’emozione del fondatore Aldo Meloni: «Siamo cresciuti noi e anche la povertà»
Sassari «Siamo cresciuti, abbiamo migliorato il servizio anno dopo anno e cercato di allargare il ventaglio di prestazioni - da offrire gratuitamente a chi si ci tende la mano - ma purtroppo dobbiamo costatare che insieme a noi è cresciuta anche la povertà».
La Casa della Fraterna Solidarietà diventa maggiorenne e nel festeggiare i diciotto anni della fondazione della onlus da lui creata nel 2006, Aldo Meloni non riesce a trattenere l’emozione, ma poi davanti al sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, al commissario della Città metropolitana di Sassari Gavino Arru, alle assessora regionale al Lavoro Desirè Manca e a quella comunale alle Politiche, servizi di Coesione sociale e pari opportunità, Lalla Careddu, l’anima di questa macchina da guerra che ogni giorno sfama circa trecento famiglie in difficoltà, trova il modo di ricordare alla politica che in città c’è una grossa fetta di popolazione che senza questo tipo di assistenza sarebbe perduta. «Negli ultimi mesi – spiega Meloni – siamo arrivati a pagare circa 3000 euro al mese per le bombole che portiamo nelle abitazioni di chi altrimenti non potrebbe cucinare e grazie alla convenzione con due farmacie cittadine, riusciamo a coprire le spese sanitarie di chi purtroppo non ha i soldi per acquistare i farmaci prescritti con le ricette bianche. Per questo servizio – spiega Meloni – spendiamo altri 2000 euro ogni mese».
A tutto questo vanno aggiunti gli altri servizi che la squadra di volontari garantisce ogni mattina dal lunedì al sabato. E poi ci sono i capi di abbigliamento che ogni mercoledì vengono consegnati a chi ha difficoltà anche a comprarsi una maglietta. E da dodici anni anche le dentiere, installate gratuitamente a chi non poteva più neanche masticare. Ieri mattina nel corso della cerimonia organizzata per il diciottesimo compleanno della onlus, è stata installata dentiera numero 1500. «Il servizio sanitario pubblico è del tutto assente sotto questo profilo – spiega con orgoglio Aldo Meloni – gli ambulatori Asl e la clinica universitaria di odontoiatria non fanno quello che riusciamo a fare noi grazie alle donazioni e ai professionisti che prestano gratuitamente la loro esperienza. Perché le dentiere? Perché è un disagio a cui forse poco si pensa ma che significa molto – aggiunge Aldo Meloni –, anche solo per opportunità di trovare lavoro». Così ieri mattina grazie al prezioso lavoro di Paolo Usai (odontoiatria), Francesco Sanna (odontoiatra) e Gavino Dettori (odontotecnico) il miracolosi è compiuto ancora una volta. Sono loro che realizzano e installano gratuitamente a tanti degli anziani, ma anche giovani, che ogni mattina si mettevano in fila per avere il pane ma non riuscivano a masticarlo. Da ieri tra loro c’è una bocca che potrà sorridere e masticare.
Qui in corso nella sede della Casa in via Margherita di Savoia a nessuno viene chiesto di mostrare documenti o Isee, per avere in cambio del pane e della pasta è sufficiente tendere la mano. All’interno dei circa 300 sacchetti che vengono distribuiti ogni mattina i volontari sistemano anche pelati, latte e acqua. Ogni giorno aggiungono qualcosa di utile che consente a tante famiglie di mettere in tavola un piatto più che dignitoso. «A seconda della disponibilità – spiegano i volontari – inseriamo, tonno o carne in scatola, fagioli e verdura. Una volta ogni 15 giorni chi porta a casa il sacchetto trova il caffè, lo zucchero e l’olio, ma spesso distribuiamo biscotti, marmellata, croissant, yogurt, carta igienica, dentifrici, pannolini, assorbenti e rasoi».