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Tedeschi, spagnoli e norvegesi: Padria apre le porte agli stranieri

di Mario Bonu
Tedeschi, spagnoli e norvegesi: Padria apre le porte agli stranieri

Il piccolo centro del Meilogu conquista tutti con i servizi e l’accoglienza

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Padria “Willkommen in Padria... Eine sehr gute Wahl. Wir sind seit nunmehr zwei Jahren hier und fühlen uns ausgesprochen wohl” (“Benvenuti a Padria... Un'ottima scelta. Siamo qui da due anni ormai e ci sentiamo benissimo”). È il saluto via social di Wolfgang Von Briel, che già aveva fatto la scelta di acquistare casa a Padria, ai suoi connazionali tedeschi Christian e Bohl, di Lemberg, che la casa nel piccolo centro del Meilogu l’hanno acquistata nei giorni scorsi.

«E siamo a quota diciotto coppie di stranieri e del nord e centro Italia che, negli ultimi quattro anni, hanno scelto di comprare casa nel nostro paese» dice con palese soddisfazione il sindaco Alessandro Mura. Un passo importante nella lotta allo spopolamento, pericolo che su Padria continua ad aleggiare: il 1° agosto del 2024 aveva 581 residenti contro i 590 del 1° agosto 2023, con un saldo nati-morti decisamente negativo di zero a quattordici. Gli stranieri provengono dalla Norvegia, dalla Germania, dalla Romania, dalla Francia, dalla Spagna, gli italiani da Treviso, Brescia, La Spezia, Ascoli. Sarà la bellezza del paese, del paesaggio circostante, il clima, la storia, la tranquillità. Saranno le politiche dell’amministrazione comunale, e sarà anche che, a differenza di altri centri di pari dimensione, qua si trovano molti servizi: medico, farmacia, poste, banca. «Ma anche il micronido intercomunale – aggiunge il sindaco – la scuola dell’infanzia all’interno dello storico edificio scolastico completamente ammodernato, tanto che per il prossimo anno, alcune classi delle elementari di Pozzomaggiore, potrebbero essere ospitate qui». Una pizzeria, una trattoria, tre bar, un pub, un market, due negozi alimentari, un parrucchiere, completano la gamma dei servizi. Senza dimenticare la collocazione strategica in chiave vacanze, a meno di mezz’ora da Bosa.

«Da sottolineare – aggiunge Sandro Mura – che nessuno tra coloro che hanno acquistato casa ha legami di parentela con padriesi, e che il comune non ha mai perseguito la politica delle case a un euro». Gli ultimi arrivati in ordine di tempo, i tedeschi Christian e Bolhdi Lenberg, hanno tre figli, così come sempre tre figli hanno le altre coppie che hanno scelto Padria nell’ultimo mese, provenienti dalla Spagna e dalla Romania. E da diversi anni in paese vivono tre famiglie originarie del Marocco «Dieci persone in totale – precisa il sindaco – perfettamente integrate nella comunità». In aggiunta a tutto questo, alcuni emigrati o i loro figli, hanno acquistato casa, così come alcuni hanno ristrutturato l’abitazione dei nonni e abitano a Padria, talvolta in via definitiva. «Noi come amministrazione comunale – aggiunge il sindaco – abbiamo cercato di consolidare il tratto identitario, promuovendo in questi anni la storia, la cultura e le tradizioni, organizzando eventi volti a far conoscere il nostro paese ai visitatori. Così come lo stesso obiettivo ha anche l’adesione al programma “Turismo delle Radici”, promosso dal ministero degli Affari esteri e da Italea. Proprio in quell’ambito, alcuni discendenti di emigrati padriesi di terza e quarta generazione sono arrivati ad agosto a Padria per conoscere il paese dei loro bisnonni».

Al riguardo, si ricorda ancora la visita del 2022 dei fratelli argentini Matias e Joaquin Rodriguez Piras, che ripercorsero a ritroso la strada che i bisnonni Nicola Piras e Maria Falchi, avevano fatto sul finire degli anni ’40 del ‘900. Un’ondata di ritorno, dunque, che coinvolge sia coloro che con Padria avevano antichi legami, sia altri che col paese non hanno mai avuto rapporti, e che serve a contenere, seppure al momento non proprio a compensare, lo spopolamento. «Noi ce la metteremo tutta – conclude Sandro Mura – con la collaborazione della neonata Pro loco Gurulis Vetus, dei comitati di Santa Giulia e Sant’Antonio, della Corale Santa Giulia, con la speranza che Padria possa tornare a rifiorire».

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