Sassari in lutto: una delle vittime del naufragio dell’Isola Rossa era il titolare del ristorante Osteria de’ Mercati
Di origini nulvesi, Pietro Satta aveva una grande passione per la pesca e assieme alla moglie Federica Ghiani aveva aperto un locale menzionato anche sulla Guida Michelin
Sgomento a Sassari per la morte di Pietro Satta, 48 anni, vittima di un naufragio davanti all’Isola Rossa nel mare di Trinità d’Agultu assieme all’amico genovese Maurizio Rossi, 72 anni. La pesca era sempre stata la sua vita. Tanto da trasformare quella passione in un lavoro di altissimo livello: Pietro Satta i pesci aveva imparato a pescarli e cucinarli da giovane, insieme al padre, e quando insieme alla moglie Federica Ghiani aveva aperto un ristorante al centro di Sassari, l’Osteria de’ Mercati, aveva deciso di mettersi in gioco in prima persona come chef raccogliendo subito un grande successo con la segnalazione sulla Guida Michelin, unico locale cittadino a essere menzionato in quella che è considerata la bibbia della gastronomia mondiale.
Sassarese con radici nulvesi, Pietro Satta aveva cominciato la professione quasi per gioco: «Un giorno ero a cena fuori insieme a un amico e mi presentarono un piatto immangiabile. Furibondo andai dal titolare e gli dissi, davanti al cuoco: licenzialo immediatamente e domani chiamami, vengo al suo posto e quel piatto te lo preparo molto meglio io. Sembra incredibile ma l’indomani arrivò davvero quella telefonata» aveva raccontato alla”Nuova Sardegna”. Con Federica, architetta che aveva sempre coltivato il sogno di aprire un ristorante tutto suo, aveva avviato un’avventura ad Alghero che era poi proseguita a Sassari con l’Osteria de’Mercati. Una scelta coraggiosa, al centro storico, in via Mercato, ricostruendo una palazzina abbandonata che un tempo ospitava le opere dell’artista Paola Dessy, figlia del grande pittore Stanis. Abbattuta e fatta rinascere come locale moderno, accogliente, molto elegante dove insieme al buon cibo i clienti trovavano professionalità e accoglienza.
Un ristorante diventato subito un punto di riferimento per la città e la dimostrazione che anche al centro storico possono nascere iniziative imprenditoriali di successo.