La Nuova Sardegna

Sassari

Imprenditoria

Da un garage ai supermercati, il birrificio Dolmen di Sassari spegne 20 candeline

di Roberto Sanna
Da un garage ai supermercati, il birrificio Dolmen di Sassari spegne 20 candeline

Fondato a Uri e nel 2022 si è trasferito a Predda Niedda

3 MINUTI DI LETTURA





Sassari Da un garage di Uri agli scaffali della grande distribuzione. Ci sono voluti vent’anni ma la passione e la tenacia imprenditoriale di Fabio Scarpa hanno compiuto un percorso che il 5 marzo del 2005, quando venne firmato l’atto costitutivo del Birrificio Dolmen, sembrava impensabile. «Quando andavo in giro per le sagre a proporre i miei fusti mi guardavano come un tipo strano, più che a vendere andavo a tentare di vendere – sorride adesso –. Erano altri tempi, la concezione di bere e fare una birra era diversa, per fortuna il mercato è cambiato ci sono, anche a Sassari, diverse realtà che contribuiscono a far decollare il settore». E la sera dell’8 marzo a Uri, al 100 Watt, verranno spente le 20 candeline.

Da hobby a lavoro Fabio Scarpa, come tanti, ha cominciato per hobby a produrre una sua birra. Militare nella Brigata Sassari, col tempo è stato travolto dalla nuova passione e qualche anno fa ha scelto di fare l’imprenditore a tempo pieno. «Io e mio zio ci dilettavamo nel suo garage a Uri, il nostro paese, abbiamo fatto diverse prove ed eravamo soddisfatti– racconta –. Dal suo garage ci siamo spostati in una sede più ampia, sempre in paese, dove siamo rimasti diversi anni. Nel 2022 la decisione di cercare uno stabilimento adatto ai nuovi orizzonti che si stavano aprendo e, seppur a malincuore, ho dovuto abbandonare Uri per trasferirmi a Sassari a Predda Niedda dove abbiamo realizzato uno stabilimento che può arrivare a produrre 2.500 ettolitri l’anno. Attualmente viaggiamo attorno ai mille, ma con le nuove linee per la grande distribuzione saliremo ancora. Un bel passo avanti, agli inizi dell’attività arrivavamo sì e no a 150». Ma prima di arrivare al birrificio, è stato necessario qualche cambiamento. Il principale, nel 2019, quello di lasciare la divisa della Brigata Sassari.

A tempo pieno «Un tempismo perfetto, sei mesi dopo aver lasciato uno stipendio fisso è arrivata la pandemia – scherza adesso Fabio Scarpa –. Indossare la divisa della Brigata Sassari è stato un onore ma a un certo punto ho dovuto fare una scelta, l’impegno col birrificio cresceva e non poteva più essere un part-time». Un sassarino, però, è per sempre. E così venerdì Fabio Scarpa, a sorpresa, ha incontrato per un saluto informale il Capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, suo ex comandante nella Brigata che era in città per la cerimonia del rientro da Libano.

L’altro passaggio per il cambio di passo è stato l’ingresso in società di Mauro Murrighile, presidente della Cantina sociale di Monti: È stata una grande soddisfazione vedere che un birrificio artigianale potesse catturare l’attenzione di chi già sapeva muoversi in determinati ambiti». Attualmente il birrificio Dolmen garantisce uno stipendio a quattro persone e, dopo aver implementato l’offerta e la produzione, in aprile sbarcherà nella gdo: «Avremo una linea e un marchio dedicato, per mettere negli scaffali un prodotto che si rivolge a un pubblico molto ampio senza per questo perdere in qualità».

Stili di vita e di birra «La birra, per sua natura, è un prodotto che gira veloce, deve essere beverina – è il pensiero di Fabio Scarpa –. Non è nemmeno semplice realizzarle, ma non credo che il mercato, soprattutto in Sardegna, sia pronto per prodotti di altro genere. Con gli anni sono cresciuto e maturato anche io nel lavoro, partecipare ai progetti dell’Università mi ha aiutato molto. Se all’inizio si andava avanti per sperimentazione, oggi abbiamo uno stile ben definito con malti che compriamo soprattutto dalla Germania. La birra non può essere, come il vino, un prodotto territoriale, in compenso lascia ampio spazio alla creatività del birraio. E anche i consumatori sono più esigenti, già il fatto che oggi si parli di “birre” e non di “birra” è un cambiamento enorme».
 

Primo piano
Il Costa Smeralda

Olbia, ecco tutti i voli dell’estate: c’è anche un aereo per la Corsica

di Giandomenico Mele
Le nostre iniziative