Ciclismo, il Giro d’Italia torna in Sardegna: «Festa per i 100 anni»
Renato Di Rocco, presidente Fic, plaude alla scelta dell’Isola come base di partenza della storica corsa ciclistica in rosa
SASSARI. «Immaginare un Giro che partendo dalla Sardegna si sposta in Sicilia e prosegue la sua corsa sulla penisola è quanto di più suggestivo un dirigente e appassionato di ciclismo si possa aspettare dalla più importante corsa d’Italia nell’anno in cui festeggia il suo centenario».
Parole cariche di significato quelle del presidente della Federazione italiana di ciclismo Renato Di Rocco, che interpellato riguardo la possibilità concreta – ormai certezza assodata in attesa di piena rivelazione – del ritorno del Giro d’Italia sull’Isola a distanza di un decennio dall’ultima apparizione, non veste le frasi del crisma dell’ufficialità ma, implicitamente, conferma l’idea ormai diffusa: «Rcs ha grande cura dell’organizzazione, sul territorio vengono attivati dei comitati locali che lavorano sulla logistica, Istituzioni e Amministrazioni locali fanno la loro parte: tutto sarà però rivelato ad ottobre, comprese le tappe in programma». Nella penombra, nemmeno troppo profonda ma ancora difficile da penetrare vista la scarsità di indiscrezioni, prende comunque forma il contorno di una Sardegna che, nel 2017, vivrà la corsa in rosa e ospiterà la sua terza partenza in rosa. Un appuntamento importante per lo sport isolano, nazionale e internazionale, oltre che per l’Isola in generale, che potrebbe sfruttare una ulteriore occasione per promuovere il turismo sportivo.
«Ci piace immaginare la spinta che potrebbe dare la Sardegna ad una manifestazione come il giro, piace l’idea della spinta che il Giro può dare al movimento ciclistico locale - spiega Di Rocco – . E come dimenticare poi che proprio la Sardegna ha un testimonial rappresentativo e d’eccezione come Fabio Aru, grande protagonista delle grandi corse e già olimpionico a Rio De Janeiro».
Come detto non ci sono conferme ufficiali, anche se dovrebbero arrivare a breve. Non ci sono indicazioni sulle località e territori destinati ad ospitare le tre tappe, anche se Sassari dovrebbe esserci, con Olbia o Cagliari sedi deputate a tenere a battesimo, in partenza, l’edizione 2017. Probabile che una delle tre tappe sia un circuito, e non è da escludere possa dispiegarsi in terra gallurese.
«Un’organizzazione rodata e capillare come quella che accompagna il Giro d’Italia ha bisogno dei suoi tempi ma vive di automatismi ormai sincronizzati – chiude il presidente Fic Renato Di Rocco –. Non penso assolutamente ci siano ritardi e credo a prescindere tutto possa evolversi e svilupparsi secondo le giuste tempistiche. Ripeto, il ciclismo italiano attraversa un momento positivo e supportarlo con entusiasmo, andando a creare entusiasmo fra la gente, i praticanti e gli appassionati, non può che essere positivo».