La Nuova Sardegna

Sassari Quello che si è visto al PalaSerradimigni questa sera, 25 settembre, è qualcosa di davvero anomalo per i canoni del tifo italiano. Una trentina di supporter greci al seguito del Pas Giannina hanno dato spettacolo sugli spalti finendo per farsi applaudire dal più compassato pubblico di Sassari e anche dalle avversarie delle ragazze elleniche, la Dinamo Women, che ha stravinto il match, addirittura di 45 punti.

In palio c’era la qualificazione all’Eurocup, insomma un posto in Europa, ma già dalla gara1 in Grecia vinta di 17 punti dalle sassaresi era apparso chiaro a tutti che le ragazze sarde sono di un altro livello. Si rischiava l’imbarcata, come poi è accaduto, ma loro non erano evidentemente interessati solo al risultato: hanno affrontato un viaggio lunghissimo dall’Epiro e si sono fatti trovare pronti sugli spalti per sostenere una squadra oggettivamente senza speranze. Cose che difficilmente accadono nel maschile, figuriamoci in campo femminile. 

Per due ore hanno inondato il PalaSerradimigni di canti e slogan, senza mai un gesto scorretto o una provocazione, spaccando la testa ai presenti. E quando la gara è terminata con un distacco che avrebbe spinto i tifosi classici ad arrotolare a testa bassa gli striscioni e andare via in silenzio, hanno organizzato un saluto alla “islandese” alle ragazze in campo (quello in cui tifosi e atleti insieme battono ritmicamente le mani sopra la testa). Coinvolgendo i tifosi della Dinamo e le stesse ragazze sassaresi che hanno partecipato al rituale. Uno spettacolo che forse si può vedere solo nel basket, e forse solo nel basket femminile. Una lezione di passione e correttezza da cui prendere esempio.